24 ottobre 2009

- Etica ed Intelletto.


La reale “ tradizione ermetica “ è riferibile unicamente ai testi ermetici, cioè agli Ermetica, incluso il Corpus Hermeticum , l’Asclepio , i Frammenti di Strobeo e le Definizioni Ermetiche.
Il riferimento è ai testi originali e non alle traduzioni rinascimentali, perché queste ultime, inserite in una cultura fortemente cristiana, hanno subito una forzatura nell’interpretazione.
L’Ermetismo si inserisce appieno nella visione Massonica Esoterica. Essa consiste nel porre l’uomo, e in particolare il suo intelletto, al centro della pratica esoterica. L’uomo non è solo misura del cosmo ma ne è anche l’effettivo demiurgo o architetto, per cui la coscienza dell’uomo e la sua attività intellettiva sono intesi come la visione della coscienza cosmica, che non lo origina, ma che lo attesta a livello intellettivo.
Il pensiero ermetico può essere considerato come una specifica concezione esoterica.
Essa è tale, in particolare, per il fatto che ruota intorno alla nozione di iniziazione, per cui l’accesso alla dimensione dell’invisibile e dell’oltre non passa attraverso una visione teologica e un atteggiamento di fede , bensì un impegno del singolo, pur anche con una rivelazione , che si attua solo con una pratica conoscitiva.
L’accesso a tale dimensione , quindi , non è dato all’uomo dall’esterno, ma è il risultato di un processo che si fonda sull’uso dell’intelletto umano.
L’uomo non è considerato come una creatura dell’Uno, ma partecipa della sua stessa sostanza.
La sua natura quindi è divina.
La conoscenza del ” divino “ nel senso dell’oltre e dell’invisibile, e non dell’ente supremo teologicamente determinato, porta alla conoscenza di se stessi e, reciprocamente, la conoscenza di se stessi porta alla conoscenza del divino-invisibile.
Lavorare alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo presuppone che si sia in grado di farlo, con adeguati strumenti.
E ciò significa che l’uomo possiede tali strumenti e che essi sono della stessa natura di ciò che si vuole conoscere.
Questo strumento è l’intelletto che caratterizza la concezione ermetica e che è un nucleo centrale della Massoneria.
La Massoneria segue il metodo ermetico che pone al centro l’individuo, la sua ricerca interiore e la parola rivelata, non in quanto effettivamente rivelata da parte di un ente supremo, ma come appercezione, autocoscienza dell’intelletto.
Il massone, infatti, intende rivolgersi intellettivamente e non misticamente a se stesso. Tale rivolgimento è il primo passo verso la conoscenza delle cose invisibili.
“ Chi conosce se stesso, conosce ogni cosa.”
“ Sgrossatura e levigatura della pietra grezza. “
“ V.I.T.R.I.O.L. “
In effetti, tutto il simbolismo massonico poggia su queste definizioni ermetiche, per cui la conoscenza di sé è la conoscenza di ogni cosa.
“ La Massoneria inizia solamente uomini che siano liberi e di buoni costumi. “
“ I Massoni devono essere uomini buoni e sinceri o uomini di onore e di onestà “
In questi articoli della Costituzione, limitarsi a considerazioni di ordine etico morale significa limitare quelli che sono gli obiettivi Massonici.
La prima virtù dell’uomo non è tanto riferita al suo comportamento morale, quanto alla sua intenzione conoscitiva.
“ La virtù dell’anima è la sua conoscenza.”
La dimensione etica è quindi un risultato della dimensione conoscitiva.
Da qui il fatto che comportarsi eticamente deriva dal personale stato di conoscenza raggiunto.
Oggi è chiaro che le parole di passo derivano dall’ermetismo, e si ritiene probabile che siano state introdotte in massoneria e poste a lato delle parole sacre a testimonianza del contatto stabilito tra le due tradizioni, la muratoria e l’ermetica.
L’Ermetismo e la Massoneria hanno per fine la “Grande Opera della trasmutazione”.
Le due tradizioni trasmettono il segreto di un’arte, che entrambe designano con il termine di “Arte Regia“ detta anche semplicemente l’arte, è un’arte e non una dottrina od una confessione.
Le due tradizioni muratoria ed ermetica pongono la stessa ed unica condizione al profano da iniziare: il principio della libertà di coscienza e conseguentemente della tolleranza.
Dimenticare o tentare di snaturare il carattere universale, libero e tollerante della massoneria, per imporre ai fratelli delle Logge particolari punti di vista ed obiettivi, sarebbe mettersi contro lo spirito della tradizione muratoria della fratellanza.
Conferire un colorito al suo spiritualismo significa allontanarsi dallo spirito di assoluta imparzialità.

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