3 luglio 2009

- IL TEMPIO PITAGORICO di PORTA MAGGIORE in ROMA














Nella primavera del 1917 mentre si eseguivano, nei pressi di Porta Maggiore in Roma, i lavori di sistemazione della linea ferroviaria Roma-Napoli, il terreno cedette sotto il peso delle rotaie ed i lavori vennero sospesi. Iniziati i sondaggi archeologici, si trovò un pozzo circolare, poi una galleria sotterranea che conduceva in una stanza a volta con un lucernario, e che dava accesso ad una vasta sala; divisa in tre navate da una duplice serie di pilastri.
Ad una prima sommaria esplorazione il monumento rivela caratteristiche straordinarie. La forma è quella della basilica a tre navate con abside centrale. Le dimensioni sono rispettabili: circa diciassette metri di lunghezza, sette di altezza, nove di larghezza. La datazione dell'insieme è immediata e definitiva: metà del primo secolo dopo Cristo.
Dopo il primo sopralluogo, un esame più accurato del monumento trasforma in apprensione gli entusiasmi degli archeologi poiché il tesoro architettonico appena ritrovato si dimostra in grave pericolo di vita. Un parassita si è infiltrato negli stucchi, rosicchiando l'interno di alcune figure con un processo simile a quello del tarlo del legno.
La basilica, dunque, è ancora oggi gravemente malata.
In attesa dell'ulteriore restauro, l'accesso al complesso sotterraneo è possibile soltanto dietro autorizzazione della Soprintendenza. Autorizzazione in verità molto facile da chiedere ed ottenere negli uffici di via Cernaia. Scendere nella basilica è quindi un'esperienza consentita a qualsiasi turista abbia un po' di pazienza. E indubbiamente ne vale la pena, non fosse altro per la strana atmosfera che vi si respira.
A quale culto serviva il Tempio ? Già fin dal primo secolo dell'Impero le parte eletta della società, ebbra di edonismo e di esteriorità, cercava qualche cosa che più appagasse lo spirito e la vita interiore. La dottrina di Pitagora chiariva molti problemi dello spirito, ma il culto non era semplice, ed i principi mistici non erano facili sicché la religione veniva professata come un privilegio dalle classi colte. Il pitagorismo però, penetrato nell' Impero, venne diffuso da P. Nigidius Figulus, uomo di elevatissima sensibilità spirituale : ma dovette adattarsi alla mentalità romana. Ed è per questo che forse venne costruito il Tempio che rappresenta la più alta riforma spirituale tentata dal paganesimo romano.
A chi esamina la ricca serie degli stucchi che ornano le pareti e i soffitti si presentano i lineamenti di una dottrina religiosa mistica che ha le basi in quella pitagorica. Infatti raggruppando gli stucchi nelle loro significazioni generali, essi rappresentano :
— la morte che, nella vita terrena, pone termine al travaglio degli uomini.
— la salvazione che è riservata soltanto agli iniziati ai misteri.
— la iniziazione che svincola dalla morte e porta alla liberazione dello spirito, nei piani dell'Inconoscibile.
Il pensiero della morte circonda il Tempio. Tra il plinto ed il fregio sono inseriti grandi pannelli che hanno tutti l'altezza della parete intermedia, e la larghezza di due metri e mezzo. Essi si susseguono, senza interruzione : 10 attorno all'atrio, 28 attorno alla cella. Si scorgono in essi paesaggi stilizzati da cui emana una serenità di pace religiosa, lontana dalle passioni umane ; campi di riposo sopra i quali veglia una presenza divina. Rappresentazioni della Salvazione, dell’Iniziazione, della Liturgia, della Purificazione, del Sacrificio e altro.

NINO BURRASCANO











1 commento:

Anonimo ha detto...

La dottrina di Pitagora sembra essere stata avvolta dalla nebbia più fitta in tutti questi secoli anzi direi millenni, eppure nel profondo trovo più verace e metodologica questa che tutto il Cristianesimo (che ne è poi una costola, anche male amministrata, se non per il potere temporale che dura sino ad oggi). Pitagora è stato senza dubbio un grande illuminato che ha percorso ed ha fatto percorrere ai suoi neofiti una strada in salita vera, verso quel DIO che è Universale e che non porta etichette come i LOGHI sulle divise delle varie Religioni che oggi conosciamo. Invito chiunque giunga su questo sito (non ci si arriva per caso)ad approfondire la dottrina Pitagorica fatta di passi uno dietro l'altro (anche faticosamente) che inevitabilmente portano a DIO con la consapevolezza della Deità che ogni uomo, povero, ricco, stupito o intelligente porta entro se stesso.
Roberta