18 febbraio 2010

- Tavola di Smeraldo 2



Prima Proposizione
É vero, è vero senza errore, è certo e verissimo.
É vero, cioè é vero in realtà (in fatto ed in applicazione); è vero senza errore, cioè è cosa veritiera (in teoria); è certo e verissimo, cioè é cosa assolutamente vera (in principio). Con questa proposizione Ermete fin dalle sue prime parole inizia l'ammirevole simbolo conosciuto col nome di Tavola di Smeraldo con una triplice affermazione corrispondente ai tre Mondi della Magia, cioè colla esposizione di un ternario rappresentante la legge che governa la intera Natura. Infatti questo Ternario si può ridurre alla gerarchia di una stessa cosa considerata sotto tre aspetti differenti che vengono presentati al tuo esame dalle tre parti della proposizione.
É vero - Verità semplice corrispondente al Mondo Fisico; ed é questo l'aspetto sotto cui è studiata dalla scienza contemporanea.
É vero senza errore - Verità in opposizione all'aspetto precedente per formare il binario, cioè verità filosofica, ossia certezza corrispondente al Mondo spirituale.
È certo e verissimo - Verità che riunisce i due aspetti precedenti per formare il ternario, cioè tesi e antitesi riunite nella sintesi, quindi verità intelligente che corrisponde al Mondo Divino. Cosi la Verità confermata dall'esperienza nella fisica, la certezza liberata dal peso di ogni errore nella filosofia, ed il vero assoluto indicato dall'analogia nel dominio dell’infinito, sono le tre necessità della vera scienza e riuniscono in modo completo tutto ciò che la Magia può dare ai suoi adepti.
Seconda Proposizione
Ciò che e in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto
è come ciò che è in basso, per fare il miracolo di una cosa sola.
Ciò che è in basso, cioè nel mondo fisico e materiale, è come ciò che è in alto, cioè come ciò che è analogo e proporzionale al mondo spirituale ed intelligibile, e ciò che in alto è come ciò che è in basso, cioè la reciprocità complementare per fare il miracolo di una cosa sola, vale a dire per compire i prodigi di una cosa unica, per il compimento delle meraviglie della cosa unica, ossia per l'applicazione ed estrinsecazione della legge suprema, in virtù della quale si compiono le armonie della Creazione Universale nella sua Unità ammirevole.
Così tu scopri due Ternari, o per meglio dire un Ternario nei suoi due aspetti di:
- positivo - alto, analogo a basso;
- negativo - basso, analogo ad alto,
[Alto e basso sono due termini relativi non assoluti perché nell’Unità non vi è né basso né alto. Il punto matematico senza dimensioni si allarga nel sensibile, nel grande Circolo o sfera universale. Il relativo ci riferisce all'uomo dio dell'universo della mentalità umana, e al visibile in natura, secondo la percezione psico-animica differente dei differenti uomini. Apri gli occhi, o anziano!] dei quali puoi benissimo rilevare l’applicazione del metodo di insegnamento della Scienza occulta colla Analogia; giacché Ermete ti dice che l'alto o positivo è analogo al basso o negativo, mentre non si é mai sognato di dire, come taluni filosofastri superficiali hanno potuto supporre, che positivo e negativo siano eguali.
Dalla esposta disposizione si rileva non solo la costituzione del Quaternario con la riduzione del Ternario all’Unità, ma anche la costituzione del Settenario con la riduzione dei due Ternari alla Unità stessa per mezzo della frase caratteristica, per fare il miracolo di una cosa sola. E poiché tanto il Quaternario quanto il Settenario rappresentano pei dotti Cabalisti due cose analoghe ed unitarie, tu puoi con sicurezza adottare indifferentemente l'una o l'altra di queste due applicazioni per interpretare proposizioni consimili a quella che ora ci occupa. Ma torniamo al nostro commento, ed ora che ne abbiamo esaminato l'insieme esaminiamo qualcuna delle singole parti della proposizione.
Colla prima parte di essa ti si attesta che la forma é proporzionale all’idea, che l'ombra é la misura del corpo calcolata nella sua relazione al raggio luminoso che la produce. Il fodero è profondo quanto è lunga la spada, e la negazione è proporzionale all'affermativa contraria; così la produzione é uguale alla distruzione rispetto al movimento che conserva la vita, e non v'ha punto nello spazio infinito che non sia centro di un circolo la cui circonferenza si allarga infinitamente nello spazio. Ogni individualità pertanto é indefinitamente perfettibile, giacché il morale è analogo al fisico, o quanto é applicabile all'anima intera si può applicare a tutte le singole facoltà dell'anima stessa. Quindi l'alto, ossia l'intelligenza e la volontà dell'uomo, aiutato dal basso, ossia dall'immaginazione, detta di Cabalisti diafano o translucido, la cui onnipotenza appartiene appunto al solo dominio della Magia, sono strumenti di una forza e di una portata incalcolabili ed atti perciò a produrre i cosidetti Miracoli. [Miracolo è l'effetto positivamente controllato di una legge ignorata da chi l'osserva non un avvenimento fuori le leggi di natura. Un aeroplano è un miracolo per un popolo semiselvaggio. Colla frase, ciò che è in alto è come ciò che è in basso, Ermete rivela il Binario, il quale serve di misura all'Unità, e la Relazione dell'Analogia fra i termini alto e basso, la , quale completa il Ternario. L' Unità è il principio Creatore, il Binario é il principio Creato, e la loro riunione forma lo Stauros dei Gnostici ossia la Croce filosofica dei Massoni primitivi. Così è che dallo incrociamento di due rami si producono i quattro della Croce Essenica la quale girando attorno il suo centro descrive la circonferenza su cui gli ebraizzanti hanno inscritti i nomi dei 360 angeli divisi in 12 schiere. Comprendi ora come il Secreto del Binario porti a conoscere quello del Quaternario e si risolva col Ternario, e come in essi si contenga la parola del famoso enigma della Sfinge, tal quale dovette essere trovata per salvare la vita ad Edipo, espiarne l'involontario delitto ed assicurargli un trono.
La stessa Grammatica attribuisce tre persone al verbo (verbum, ) quella che parla, quella a cui si parla, e quella di cui si discorre. Così il Principio Infinito creando parla di sé a sé medesimo. Ecco adunque la vera esplicazione del Ternario, che il dogma magico esprime con Uno in Tre e Tre in Uno analogamente a ciò che è in alto è come ciò che è in basso, perché due cose che si rassomigliano, più il Verbo che le riunisce fanno tre, cioè formano il Ternario che è appunto il dogma magico universale applicato a tutte le religioni. Colla sola applicazione pratica di questo dogma, se lo vuoi, tu pervieni a guarire un gran numero di malattie fisiche agendo sul morale dell'inferno, perché il morale opera sul fisico di lui in virtù dell'assioma testé esposto; ed è appunto in questo altissimo significato esoterico che il Gran Maestro dei Miracoli guarendo una paralitica diceva che Satana l'aveva legata.
Riassumendo adunque, l'unità dell'essere e l'unità delle armonie ascendenti e discendenti, la scala proporzionale del Verbo, la legge immutabile dell'equilibrio ed il progresso proporzionale delle analogie nell’Universo, il rapporto dell'Idea al Verbo che dà la misura del rapporto fra Creatore e Creato, le matematiche necessarie dell’Infinito colla misura angolare del finito, tutto ciò è espresso dalla seconda proposizione del Grande Jerofante Egiziano.
Terza proposizione
Come tutte le cose sono sempre state e venute da UNO,
così tutte le cose sono nate per adattamento di questa COSA UNICA.
Come tutte le cose sono sempre state e venute da Uno, cioè come tutte le cose vennero da Uno solo per mediazione di Uno solo, ossia allo stesso modo che tutte le cose si sono fatte o realizzate da uno solo ed in virtù di un solo principio per la mediazione di uno solo o pel ministero di un solo agente; così tutte le cose sono nate per adattamento di questa cosa unica, cioè tutte le cose nacquero e derivarono da quell'unico principio in forza dell'adattamento, ossia tutte le cose sono nate da quella stessa unica cosa per adattamento naturale, o per congiunzione o per una qualche forma di copulazione.
Con questa proposizione Ermete affronta lo studio dei rapporti dell’Unità al Multiplo, ossia del Creatore alle cose create, ed in brevi parole sintetizza tutto l' insegnamento del Santuario sulla Creazione del Mondo, la Creazione cioè per adattamento, ossia pel Quaternario sviluppato nel Sepher Yetzirah e nei primi capitoli del Berechith di Mosè, mago ermetista ed inventore del nome sacro quadrilatero ed immutabile designato poi dai Greci col Tetragram-maton. [Yhvh o Geova nome composto di quattro lettere ebraiche hwhy I cabalisti spiegano la inesorabilità del dio mosaico perché non è un dio ma la legge universale.]
La verità esposta nella prima proposizione della Tavola rappresenta l'Unità, e ciò che é vero si trova nell'Unità considerata come principio che torna nell'Unità considerata come fine. Uno é dentro Uno, cioè dentro a Tutto. Il Tutto adunque si riduce ad Uno, ed in Magia vi é appunto un solo dogma fondamentale, il quale consiste, come già ti ho accennato, nel comprendere che il visibile é la manifestazione dell'invisibile. [In questo invisibile mi farai il piacere di non comprendere il mondo dei morti o il mondo di là dello spiritismo volgare.] La manifestazione del Ternario adunque rivela la legge immutabile dell'Unità. Infatti raggruppando il commento della prima proposizione con quello della seconda, vedrai la Verità Assoluta nei suoi tre aspetti, ai quali applicando la legge, dell'analogia ti sarà facile fino ad un certo punto di stabilire le leggi magiche e di ridurle a quell'Unità, che sintetizza il Primo Principio, ossia la causa prima dei Numeri o Miracoli, come più volgarmente puoi chiamarli.
Gli Ermetisti, ed in ispecie i Maestri Alchimisti, nei loro libri applicano spesso i principi dell'esoterismo ad elucubrazioni figurale, com’è noto usassero un dì gli antichi Magi Assiri.
Quarta Proposizione
Il Sole ne è il Padre, la Luna ne è la Madre, il Vento
lo ha portato nel suo ventre, la Terra e la sua nutrice.
Il Padre di tutto, il Telesma di tutto il Mondo è qui;
la sua potenza è illimitata se viene convertita in Terra.

Il Sole ne è il padre, cioè suo padre è il Sole, ossia il condensatore della irradiazione positiva o della Luce al Rosso, detta dagli Ebreizzanti aod e od, è l'elemento produttore attivo di questo agente, cosa questa che non è vera se non dal nostro punto di vista terrestre; la Luna ne è la madre, cioè sua madre è la Luna, ossia lo specchio della riverberazione negativa o della Luce all'Azzurro, detto aob o ob, è l'elemento produttore passivo, sempre dal punto dì vista terreno; il Vento l'ha portato nel suo ventre, cioè l'atmosfera eterea ambulatoria gli ha servito e gli serve di veicolo; la Terra è la sua nutrice, cioè lo Terra considerata come tipo di condensazione materiale è l'Athanor, come dicono gli alchimisti, ossia il forno della elaborazione: il Telesma di tutto il Mondo è qui, cioè qui sta il padre del telesma di tutto il mondo, Pater Omnis Thelesmi Totius Mundi est Hic, ossia l'elemento produttore dello Universo vivente, della perfezione del mondo intero detto da Paracelso Universal Telesma, dello scopo finale da raggiungere ed in senso più ristretto della volontà dal greco , è racchiusa in questa proposizione La sua potenza è illimitata se viene convertita in Terra, cioè lo sua forza è completa se si riversa in terra, ossia la sua forza e potenza di esteriorizzazione creatrice ( il fiume Phison di Mosè) è intera, perfetta, completa, integralmente dispiegata sino alla sua totale fioritura quando essa sia cangiata, metamorfosata per così dire in Terra, ossia nell'acidus, aceto mosaico, sostanza, condensata e specifica, forma ultima della esteriorizzazione motrice o materia sensibile che dir tu voglia.
Con questa proposizione Ermete riprende ad esaminare il Quaternario, al quale accenna con il Sole, lo Luna, il Vento e la Terra, che una scuola posteriore riassunse nei quattro noti elementi Fuoco, Acqua, Aria e Terra, tanto calunniati, perché presi troppo alla lettera dai fisici moderni. Con questa proposizione adunque Ermete ha inteso descrivere la generazione della Cosa Unica, donde tutto deriva cioè della Forza Universale. Infatti:
1. Il Sole (fuoco, positivo) ne è il Padre.
2. La Luna (acqua, negativo) ne è la Madre.
3. Il Vento (aria, recettore) l’ha portato nel ventre.
4. La Terra (terra, materializzazione) è la sua Nutrice.
Ma, Padre e Madre di che cosa, dì chi? Del Telesma.
Questa cosa adunque che il Maestro dei Maestri chiama Telesma è d'una importanza tale che merita una larga interpretazione: e tu attento sta a sentirla.
V'e una sostanza unica sparsa nell’infinito, la quale è Cielo e Terra ad un tempo, cioè volabile o fissa, secondo il suo grado di polarizzazione. Essa è ciò che Ermete chiama il Telesma, e che i Cabalisti chiamano Luce quando produce i suoi splendori.
È questa lo sostanza che Dio creò quando disse: Sia fatta la Luce, ed è ad un tempo sostanza e moto, fluido e vibrazione perpetua. Densa viene posta in movimento da una forza che le è inerente ed è detta Calamita, mentre negli Astri che magnetizza assume il nome di Luce Astrale, adoperato dai Martinisti. Nei corpi organizzati prende invece il nome di Fluido Vitale, nell'uomo di Corpo Astrale o Mediatore Plastico, nella formazione dei metalli di Azoth o Mercurio dei Saggi e nella vitalità degli mimali di Fluido magnetico o Magnetismo Animale; ma, intendiamoci bene, non di quel Magnetismo, Mesmerismo, Ipnotismo e Braidismo di cui sono piene le cliniche mediche da Mesmer a Charcot. Questo supremo agente magico, secondo il dogma di Ermete e della Scuola Alessandrina, è la quarta emanazione discendente dalla vita-principio della quale il Sole-fuoco, é soltanto la terza forma. Esso, a seconda dei diversi maestri che ne hanno trattato, prende i nomi di Od (presso gli Ebrei), Inri (presso i Gnostici) Etere ( i Greci) Anima della Terra, Lucifero, Gran Serpente e Tetragramma Sacro. Gli occultisti ed i magisti lo chiamano Fluido vitale o Fuoco astrale, i neoplatonici Archeo, i buddisti Akasa, i pitagorici Carro dell'Anima, i latini principio animatore od Animo ed i moderni Vita. Ma qualunque sia il nome, esso é la fiamma sottile e nascosta dell'Amore col quale le infinite parti degli esseri si attraggono fra loro e si sentono reciprocamente sotto la legge suprema dell’Unità dell'Essere. Esso é l'agente nascosto e misterioso di tutte le opere dì Magia, di tutti gli strani fenomeni che nel Medio Evo sono sempre stati ritenuti opere del demonio, e di tutti i fenomeni di sonnambulismo e di spiritismo moderni.
L'occhio del mondo, come gli antichi chiamavano il Sole, è il miraggio del riflesso di Dio, e l'Anima della Terra è uno sguardo permanente del Sole che la Terra concepisce e conserva in seguito ad un impregnamento. La Luna concorre in questo impregnare della Terra, respingendo verso di essa una immagine solare durante una lunga notte. È per ciò che Ermete disse di questo agente: il Sole ne è il padre e la Luna ne è la madre. Ma l'atmosfera è il recipiente, il crogiolo, per così dire, dei raggi solari, per mezzo del quale si forma la detta immagine vivente del Sole che penetra la Terra tutta intera, la vivifica, la feconda e vi determina tutto ciò che si produce alla sua superficie per mezzo degli efflussi e delle correnti continue analoghe a quelle dello stesso Sole, ed ecco perché il Filosofo disse che il Vento l'ha portata nel suo ventre e la Terra è la sua nutrice. [Attento non fermarti alla lettera ma a penetrare lo spirito di questo che ti espongo, se no ti avverrà come ai moderni critici della teoria di Empedocle, i quali vedono lupini quando si parla di pomi dell' Eden.]
Questo Agente Sacro è un misto di naturale e divino, di corporale e spirituale, di Fluido e Forza, ed é nel contempo il ricettacolo comune delle vibrazioni del movimento e delle immagini delle forme, per mezzo del quale tutti gli apparecchi nervosi dell’uomo comunicano segretamente tra di loro, dando origine ai curiosi fenomeni della simpatia, del sogno e sonnambulismo, della seconda vista o visione soprannaturale e dell'estasi. Insomma é l'agente universale delle opere della Natura vivente. Questa forza e l'uso possibile di essa è il Grande Arcano della Magia Pratica, perché la Luce Astrale o Telesma, calamita e riscalda, rischiara e magnetizza, attira e respinge, vivifica e distrugge, coagula e separa, frantuma e riunisce, crea ed annienta tutte le cose nei tre Regni sotto l'impero di una Volontà potente.
Si, della Volontà degli esseri intelligenti Magicamente Intesa, perché essa agisce direttamente su questo fluido, e col suo mezzo su tutta quella parte della Natura che è sottomessa alle modificazioni della Intelligenza. Insomma questo fluido-luce detto Telesma é lo specchio comune di tutti i pensieri e di tutte le forme, conserva le immagini di tutto ciò che fu, i riflessi dei mondi passati e per analogia gli abbozzi di quelli avvenire. Cosi é lo strumento della taumaturgia, della divinazione e profezia.
Questo fluido-luce, questa sostanza sparsa nell'infinito, é una in Cielo ed in Terra, ma a seconda della sua polarizzazione è volatile o fissa. Mosè ha chiamato questa Luce colla parola Bes, la quale letta in maniera cabalista dà l'esatta descrizione e definizione di questo agente magico, figurato in tutte le teogonie col serpente disposto a circonferenza e chiamato dagli Ebraizzanti coi nomi di Od al positivo +, Ob al negativo -, ed Aur (da cui deriva l'oro alchemico) all'infinito. Il conoscere il movimento di questo Sole Terrestre, in modo da poter profittare delle Sue correnti e da dirigerle, é avere compito la Grande Opera, é essere Signore del Mondo e dei Miracoli. Armato di una tale potenza, dice il Levi, l'uomo può anche farsi adorare, giacché il volgo lo crederà un Dio. Ma il secreto assoluto della direzione di questo formidabile agente costituisce appunto la scienza dell'accennato Grande Secreto Magico, il quale dipende da un assioma incomunicabile per iscritto, ma racchiuso nel Tetragramma, e dallo strumento perfetto dei Grandi Maestri Alchimisti detto Athanor.
La Terra è la sua nutrice, cioè la Luce Astrale é equilibrata e messa in movimento dal calore centrale della Terra. Bada però che Ermete nel dire che la Terra è la sua nutrice ha inteso di alludere anche al Seme dell'Oro, venendo così ad attestare, come opinano i veri alchimisti pratici, che il Mercurio, unendosi come femmina della medesima origine e specie al Seme dell'Oro maschio, produrrà il Figlio del Sole. Questa unione alchemica adduce alla prima sublimazione, perché l'acqua monta nel vaso in forma di fumo, a tal ché Ermete ebbe ad osservare che il Vento l'ha portato nel suo ventre; e la prima operazione serve appunto ad ottenere quel Mercurio che venne qualificato come Vegetale netto od anche Mercurio Bianco non ardente, il quale aggiunge la tintura ai corpi, ed essendo di natura fissa arresta gli spiriti volanti. Il Telesma adunque è il prodotto di tutti i Metalli, di cui il Sole è padre e la Luna è madre, sebbene questa riceva la luce da quello. Da questi due pianeti dipende tutto il Magistero, ma bisogna in ogni caso tenere presente che non si può operare utilmente sul Sole e sulla Luna, prima di averli rispettivamente ricondotti alla loro Materia Prima cioè allo Stato di Zolfo e di Mercurio dei Saggi.
Per essere meno oscuro di questo linguaggio, classico bensì ma antiquato, ti dirò che il calorico, il quale si presenta alle radici dell'organismo umano come energia animatrice della vita vegetativa, passa, dalla semplice funzione incubatrice delle cellule esercitata dal sangue nei polmoni, alla funzione sensitiva per via di assorbimento delle cellule; cioè si trasforma da energia termica in energia sensiva, cioè in fluido magnetico che è il vero fluido vitale cioè la energia propria dei sensi interni, la quale regge le funzioni fisiche mentre muove e governa tutto l'organismo interiore. Ricordati che la Magia, di cui la Medicina Ermetica è un ramo importante; studia l'uomo, e lo studia per mezzo di analogie e dì simbolismi. L'organo esterno vela adunque un senso interno, l'occhio verbigrazia rivela il senso della vista nel microcosmo, così gli organi dell' Universo rivelano il grande e misterioso fluido universale della vita, e la Magia per mezzo di analogie insegna il mezzo di giungere alla conoscenza di questo fluido e di agire su questo potentissimo e misterioso agente che, mentre muove i Soli attraverso la infinità dello spazio, fa pure germogliare il tenue filo d'erba sul suolo della terra. Tu pertanto devi tentare ogni ardua via per procurarti una precisa nozione di questa essenza universale che è un amore, universale sensitivo, capirne le leggi generali e comprenderne l'aspetto incessantemente proteiforme. Ciò ti suggerisce il Trismegisto, e l'occultista Oswald Wirth te ne ha disegnati i simboli nella Ruota della X chiave del Tarocco.
Nella quarta proposizione del suo Decalogo, se tu arrivi ad intenderla, il filosofo Ermete ti dà intanto la completa rivelazione e la descrizione sapiente dell'agente creatore, del fuoco pantomorfo, del grande mezzo di ogni potenza occulta, del Grande Telesma che, emanato dal Sole, riceve la sua forma ed il suo regolare movimento dalle influenze della Luna, mentre ha l'atmosfera per ricettacolo e prigione.
Quinta Proposizione.
Tu separerai la Terra dal fuoco, il sottile dallo spesso, dolcemente, con
grande industria. Ei rimonta dalla Terra al Cielo, subito ridiscende in
Terra, e raccoglie la forza delle cose superiori ed inferiori.
Tu separerai la Terra dal Fuoco, cioè dividerai, quanto appartiene al mondo materiale e tangibile, ossia al mondo delle forme simboliche, dal principio d'azione che appartiene ai mondi morale ed intelligente, il sottile dallo spesso cioè il leggero dal pesante ossia in linguaggio alchemico il volatile del fisso, dolcemente con grande industria cioè soavemente, delicatamente con grande prudenza ed esattezza.
Ei monta della Terra al Cielo, cioè il puro fluido universale, ed in linguaggio gnostico, lo Spirito Santo, ascende, monta dalla Terra in Cielo creando una corrente emiclica di ritorno, ma ascendente come riflusso di sintesi, avvertendo che Ermete parla di ritorno prima di parlare di emissione, perché vuol far intendere che si tratta di un doppio movimento incessante; subito ridiscende in Terra, ossia di nuovo cala sulla Terra, cioè con un movimento volta a volta alternato e simultaneo discende dal Cielo in Terra creando una corrente emicicla di emissione, ma discendente come influsso di analisi; e raccoglie la forza delle cose superiori ed inferiori, cioè riceve, si carica, s'impregna, porta con sé volta a volta la forza, le virtù, le proprietà, le influenze delle cose dell'alto e di quelle del basso, ossia dei mondi fisici o materiali, iperfisici od astrali, e, sotto un altro punto di vista, della sfera sensibile e di quella intellettiva.
Ermete, il sommo filosofo, dopo di avere affermato nella precedente proposizione l'esistenza della forza universale, in questa affronta arditamente l'occultismo pratico, insegnando come avvenga la rigenerazione dell'uomo operata da lui stesso, e trattando della materia dell'uomo rigenerato. Ma perché tu possa cominciar ad intendere lontanamente ciò che egli dice, devi ricordare bene che il Telesma o Luce Astrale è una doppia forza, di espansione e di restringimento, in moto continuo, la quale è origine di tutto quanto fu creato e di tutto quanto esiste.
Il separare il sottile dallo spesso significa, secondo i filosofi ermetisti e nella prima operazione che è interna, affrancare la propria anima da ogni pregiudizio e da ogni vizio per mezzo della saggezza, dell'abilità personale e del lavoro accoppiati all'energia vitale ed al calore della volontà, collo scopo di pervenire alla eliminazione delle immondizie della materia corporea ed al perfezionamento dello spirito. E secondo gli alchimisti significa liberare i metalli della loro parte più grave col mezzo del Sale, estrarne il Mercurio e lo Zolfo, per cambiarli opportunamente, e pervenire così a tramutarli in Oro. Integrando questi due concetti, che in apparenza sono così diversi, tu vedrai che il separare consiste nello affrancare il proprio spirito da ogni pregiudizio ed il proprio corpo da ogni vizio, per mezzo del Sale Filosofico ossia della saggezza, servendosi del Mercurio dei saggi ossia della propria attività, e dello Zolfo ossia di un energico volere, per pervenire così a cangiare in Oro Spirituale tutti i minori sentimenti dell'animo. Ma per intendere nel loro alto significato arcano le parabole dei profeti dell'Ermetismo e dell'Alchimia tu devi separare, tanto nei loro scritti, quanto nella lavorazione del Magistero fisico e spirituale, il sottile dallo spesso, il mistico dal positivo, l'allegoria dalla realtà, la pratica dalla teoria. E se desideri leggere gli scritti di tali profeti con quella interna soddisfazione, che deriva da una perfetta intelligenza dei medesimi, è necessario innanzi tutto tu li comprenda bene nel loro complesso allegorico, e poi pian piano tu discenda dall'allegoria al significato reale, per mezzo di quelle corrispondenze analogiche di cui ti ho data la chiave nell'esame della precedente proposizione seconda.
Per separare adunque il sottile dallo spesso, occorre che tu separi la materia per mezzo di purgazioni e purificazioni filosofiche, da farsi per i canali naturali con l'Acqua dei Filosofi. Se sei artista operante devi eseguire questo lavoro con una reiterata distruzione, risolvendo, sublimando ed eliminando dalla Pietra l'impuro e lo spesso, in modo che in essa solo vi permanga il puro ed il sottile, mentre immedesimi il Sole colla Luna e lo Zolfo col Mercurio, procurando di non dissipare gli Spiriti senza i quali nulla riuscirai a fare di buono. Cosi lo spirito si rivestirà per ridiscendere e si spoglierà per risalire, in forza di quell'assioma dell'occultismo che l'Agente Solare o Luce Astrale è vivente per le due forze di attrazione e di proiezione, le quali hanno messo in bocca ad Ermete il postulato che ti sto illustrando. Tutta questa lunga operazione devi compierla soavemente, dolcemente, con grande industria, con gran cura; perché soltanto con questo procedimento di dolcezza la Pietra acquista e raccoglie in sé la forza delle cose superiori ed inferiori, cioè delle spirituali e delle corporee, che vengono insieme riunite dalla fissazione. È a questa parte pratica dell'operazione che si riferisce il sigillo di cui ti ho parlato nella mia prefazione, il quale sta a dimostrare che la Tavola di Smeraldo non è altro che una Pietra Verde o Venerea lavorata a Tavola Risplendente da un lapidario celeste, il quale ha imparato a purificare il perfetto con l'imperfetto, come ebbe occasione di dimostrare il celebre Raimondo Lullo.
Ermete, spiegando i suoi concetti, ha insegnato come dalla Luce Astrale, che abbiamo veduto essere una forza, si possa farne una leva ed un dissolvente generale dapprima, e dipoi un agente formatore e coagulatore: ha pure insegnato come questa Luce si debba tirare dai corpi in cui è latente allo stato di fuoco, di movimento, di splendore, di gas luminoso, di acqua ardente e di terra ignea, per imitare con l'aiuto di queste diverse sostanze tutte le creazioni della Natura.
E Rogero Bacone, il grande dottore, a porre in pratica il dotto insegnamento, lasciò scritto di imitare nel lavoro di quest'opera la Natura. Disgraziato te, se anche inconsciamente ti opponi alle leggi naturali, e tenti rendere perfettissimi i metalli con un regime che sia frutto soltanto della mente di qualche filosofo o scienziato da strapazzo! Dio ha dato alla Natura delle regole immutabili, ed ha stabilito che essa agisca soltanto per mezzo di continue cozioni. Il calore tutto perfeziona e rinnova, ce lo ha detto il Grande Maestro con una misteriosa, antichissima parola, la quale e ancor essa un tetragramma magico, I.N.R.I. cioè igne natura renovatur integra, ossia col fuoco la natura intera si rinnova e si ringiovanisce. E tu non l'imiterai adunque? Natura contiene Natura, Natura si rallegra nella Natura, Natura domina Natura e si trasforma nelle altre Nature, Natura infine si spande rapidamente nel suo proprio corpo allorché non si può riunire a corpi estranei ad essa. Così quel sommo ingegno che fu Alberto il Grande conclude che la Natura deve servire di base e dì modello alla Scienza, cha l'Arte lavora dopo la Natura fino al punto a cui questa può spingersi, e che l'Artista deve osservare la Natura od operare appunto come essa opera.
Eccoti ora in brevi parole riassunto lo scopo a cui tende l'imitazione della Natura nella grande Opera di Ermete, detta anche per antonomasia il Magistero.
Il fine precipuo della Grande Arte Arcana, che ha per maestra la Scienza Naturale, è la preparazione di un composto chiamato Pietra Filosofale che ha la proprietà di trasmutare i metalli fusi in oro od in argento. La Materia Prima della Materia Petrosa è il Mercurio dei Filosofi al quale si conferisce la proprietà di trasmutare facendogli subire una serie di operazioni, durante cui cangia tre volte di colore, cioè da nero diviene bianco e poi rosso.
Il nero è Piombo.
Il bianco costituisce l'Elixir Bianco o Piccola Pietra che cangia i metalli inferiori in Argento.
Il rosso infine ne dà la Medicina Integrale di cui ora tu studi gli elementi, l'Elixir Rosso di lunga vita, e la Gran Pietra che cangia l'argento in oro purissimo.
Intelligenti pauca!
Sesta Proposizione
Tu avrai con questo mezzo tutta la gloria del Mondo, epperciò ogni
oscurità andrà lungi da te. E la forza forte di ogni forza, perché vincerà
ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida.
Tu avrai con questo mezzo tutta la gloria del mondo, cioè la gloria di tutto l'Universo, ossia tu acquisterai, tu ti approprierai in forza di questi principi la sovranità, l'impero assoluto dell' Universo; epperò ogni oscurità andrà lungi da te, cioè fuggirà da te, ossia ogni impotenza, ogni indecisione, ogni errore ti abbandonerà con tua gioia e soddisfazione infinita. Avverti che il jerogramma mosaico Hoshek, tradotto per oscurità esprime esotericamente tutte le idee negative simbolizzate dal cono d'ombra della Terra prodotto dalla Luce del Sole. È la forza forte di ogni forza, cioè qui sta la forza, il principio mutuo di attività, il potenziale di ogni manifestazione, il perno di ogni azione, la base immanente di ogni ordine fenomenico, irrobustita di ogni fortezza, perché vincerà ogni cosa sottile cioè si impadronirà, coagulerà, fisserà ogni cosa volatile, fuggente, inafferrabile ed anche fluidica, e penetrerà ogni cosa solida, cioè scomporrà ed anche dissolverà ogni cosa coesiva, densa, permanente ed anche concreta.
Il Telesma ossia la luce Astrale in movimento è il soffio di Dio in azione fra le cose create; è il principio onnipotente, che, uno ed uniforme nella sua origine, non cessa di essere la causa e la spinta della varietà infinita della fenomenologia che compone e diversifica le categorie innumere dei mondi creati. Come Dio istesso, il Telesma anima od uccide, organizza e disgrega seguendo le leggi secondarie di tutte le combinazioni e permutazioni che tu puoi concepire od osservare a te d'intorno. É quindi una forza più energica di tutte lo altre, una forza alla quale nulla può opporsi, tanto in terra e nell'acqua, quanto nell'aria e nel fuoco. Così colui che possiede questa forza può considerarsi come Re dei Mondi.
Settima Proposizione.
É in questo modo che il mondo fu creato.
É in questo modo che il mondo fu creato, cioè è per questa via e con questo agente che l'Universo nei suoi tre Mondi, fisico, angelico e divino, fu ridotto da principio in essenza, da essenza in potenza semenziale, e da potenza in atto; ossia è così che l'Universo fu realizzato.
La Creazione del Mondo fu, per la prima volta a nostra ricordanza, rivelala ai popoli stupefatti da Mosè; ma è ovvio che se egli ha potuto esporre la sua rivelazione cosmogonica nella Genesi, bisognava che l'Arcano Sacro fosse noto prima di lui alla casta dogli Adepti Egiziani, Sacerdoti e Maestri nella antichissima Università delle Piramidi. E dico Egiziani, perché Mosè, genero del Ierofonte Assiro chiamato Jetro, come egli stesso narra, apprese dal suocero l'Arte dei Miracoli che entro l'Arca Biblica è racchiusa. Ma la Genesi è posteriore alla Tavola di Smeraldo, così è da questa settima proposizione cha egli ha estratto il settenario della Creazione che tutti conoscono e che tu hai imparato quando eri bambino. Certo! Lunedì r, Martedì u, Mercoledì s, Giovedì v,Venerdì t, Sabato w, e Domenica q, giorno di riposo e di trionfo d; la cosa à chiarissima, ma Ermete l'aveva già affermata prima di Mosè.
Ottava Proposizione
Da questa sorgente usciranno innumerevoli adattamenti, il cui mezzo
si trova qui indicato.
Da questa sorgente usciranno innumerevoli adattamenti ossia da ciò deriveranno adattazioni meravigliose, il cui mezzo si trova qui indicato, cioè delle quali qui è scritto il secreto; o per meglio dire di qui perverranno, troveranno la loro origine ed il loro principio delle numerosissime applicazioni o produzioni delle quali è qui insegnato il modo, la maniera di essere, ed il tipo di formazione.
Da questo Telesma, da questa sorgente, cioè dalla conoscenza della Luce Astrale e del modo di dirigerla dopo di essersene impadroniti, si potranno dedurre innumerevoli adattamenti od adattazioni nei tre Mondi o Regni della Grande Natura, i quali per lo scienziato in ermetismo assumono il carattere di Noumeni perfettamente classificabili, e per la massa degli eruditi volgari quello di Miracoli, mentre non sono altro che matematiche applicazioni dell’arcano incomunicabile per scrittura.
Le scienze attuali non sono le madri, ma le figlie bambine della Scienza Misteriosa, la cui origine si perde nella notte dei tempi più remoti; così l'Alchimia è la madre della chimica, l'Astrologia ha preceduto di gran lunga l'Astronomia, la Qabalah e la Geometria qualitativa sono le vere fonti della Grammatica e della Matematica, la Mitologia si confonde ora colla Storia, e la Medicina Universale venne insegnata agli uomini soltanto da un Dio. La sintesi di tutti questi rami dello scibile costituisce la Scienza Unica della Pietra. Ed il saggio ripete: chi possederà la Pietra avrà un eterno tesoro, cioè chi conoscerà il secreto di fare l'Oro filosofico per mezzo della Grande Opera del Divino Magistero, disporrà del mezzo sicuro e potentissimo di produrre nei tre mondi i più sbalorditivi fenomeni che immaginar si possano da mente umana.
Avverti però che la Pietra di cui qui si tratta, non è quella che Messer Boccaccio in una sua allegra novella fa cercare a Calandrino sulla riva del Mugnone.
Nona Proposizione
É per questo motivo che io venni chiamato Ermete Trismegisto,
perché possiedo le tre parti della filosofia del mondo.
È per questo motivo che io venni chiamalo Ermete Trismegisto, ossia Hermes, Mercurio, mito completo, emblema della Matesi, scienza integrale vivente, della quale il caduceo di Mercurio simbolizza la doppia corrente di intuitivo - sintetico e di analitico - sperimentale, perché possiedo le tre parti della filosofia del Mondo cioè pel motivo che ha acquistato la piena conoscenza di tutta la filosofia dell'Universo intero.
Ti ho già accennato nella Prefazione che Trismegisto significa tre volte Mago ossia tre volte grande o il più grande dei Maghi, padrone e signore di tutti i secreti filosofici: il Regno Minerale, il Regno Vegetale ed il Regno Animale della Natura; nonché il Mondo fisico-naturale o sensibile, il Mondo spirituale-psichico o passionale ed il Mondo divino-intellettuale ed intelligibile. Questo duplice ternario che si completa a vicenda è nella Religione cattolica simboleggiato dai tre Re Magi, che seguendo una Stella Luminosa a cinque punte sono arrivati, portando le tre offerte simboliche dell'oro, dell’incenso e della mirra, fino alla culla di un Bambino Redentore, riscaldato da un bue e da un asino.
Sono certo che la intelligenza ermetica di questa sottile allegoria, illustrata dai valenti pennelli dei pittori italiani a decoro delle più ricche Chiese cristiane, ti compenserà largamente della fatica che dovrai superare per impadronirti dell'astruso significato che forse ad arte essa completamente nasconde al volgo ignorante.
Decima Proposizione
Ciò che ho dietro dell'operazione del Sole è perfetto e completo.
Ciò che ho detto ossia il mio insegnamento, il mio verbo, dell’operazione del Sole ossia sull'opera, sul magistero, sulla grand'opera che poi fu detta alchemica, riguardante il Sole, il lavoro condotto alla sua perfezione, la genesi intellettuale, la sorgente e l'impiego delle correnti fluidiche universali, l'evoluzione dell'Aor Androgeno o luce generante, è perfetto e completo, cioè consumato nel significato del consumatum est, perché il verbo è stato integralmente proferito, in quanto i classici attestano che il tanto decantato secreto, per chi conosca il maneggio dell'analogia, si trova allo scoperto nel testo della Tavola Smeraldina.
Nella sua ultima affermazione Ermete cita soltanto il Sole, ma ei sotto-intende che l'operazione evolvente sui tre astri principali Sole, Luna e Mercurio, si completa con l’azione dei quattro elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco. È in questo intero Settenario che Ermete ha posto come in una sintesi acutissima il concetto completo della Grande Opera Arcaica (che fu vanto e tesoro di tutti i più importanti santuari dell'antico Oriente) per la perfezione di quella tal Pietra che diventa a volontà, come già ti dissi, Oro, Elisir o Medicina Universale. Egli intanto con questa finale proposizione, che è strettamente collegata alla settima, assicura la piena verità dell'arte spagirica, e tu puoi credere in verbo di cotanto maestro.
Ma se vuoi come San Tomaso persuaderti personalmente della piena attendibilità del suo asserto, studia le numerose testimonianze dei veri filosofi, spera e procura di conquistare colla pratica la chiave dell'arcano applicando l'analogia colla voluta prudenza ai consigli che ci hanno lasciato i veri maestri dell'Arte.
Incauto è colui che privo di una conveniente preparazione ha letto fin qui. Egli non può avere capito ciò che ho scritto, e rimarrà nella sua delusione un incredulo come prima.
Io ho interpretato Ermete soltanto per te, anziano di Miriam fanciullo della scienza; ed il mio quaternario di note è finito.

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