- Che cos’è veramente l’Alchimia
L’Alchimia è un’arte segreta che affonda
le sue radici nella notte dei tempi. Questa scienza sacra e iniziatica non è affatto l’antenata ignorante e
superstiziosa della chimica moderna, come vuole il classico luogo comune ormai
radicatosi nella nostra cultura.
Fonte esoteriche prestigiose affermano
che, in Egitto, quando il deserto era ancora una verde pianura, ancora prima
che fossero edificate le maestosi piramidi, una ristretta elite di re-sacerdoti
conosceva e si tramandava di generazione in generazione il segreto della
duplice strada della trasmutazione dei metalli e della rigenerazione dell’uomo.
La vera Alchimia e i veri alchimisti
sono sempre esistiti, esistono anche oggi ed esisteranno sempre.
Fulcanelli, Canseliet, Atorene ecc… sono
i moderni depositari di un formidabile e pericoloso segreto che tramite
Egiziani, Greci, Arabi, Templari e costruttori di cattedrali è pervenuto fino a
noi.
Testi come: Corpus Ermeticum, Splendor
Solis, Atalanta fugiens, Mutus Liber ed altri, grazie all’opera di Fulcanelli e
Canseliet questi testi da sempre sigillati si sono aperti a noi e a quanti
abbiano voluto credere a questa realtà sommersa, a questo sapere originale che
in incognito accompagna da millenni il sorgere e il decadere delle nostri brevi
civiltà sopravvivendovi immortale.
L’alchimista, può essere
indifferentemente ebreo o cristiano, musulmano o taoista, egli crede comunque
nella Divinità Unica che ha emanato l’universo.
L’Alchimia è una Scienza Divina. E’ Dio
il grande architetto dell’universo, da lui è venuta in origine, per rivelazione
e illuminazione, la conoscenza alchemica con le sue tecniche arcaiche, ma
raffinate, di manipolazione dei metalli.
Proverò di seguito a indicare quali
fossero, e siano tuttora, gli scopi e i mezzi di realizzazione di questa arte
del fuoco, arte di fabbri-magi e di re-sacerdoti.
L’Alchimia, chiamata anticamente anche
ars regia, arte dei re, era appannaggio esclusivo della classe
reale-sacerdotale, sia nell’epoca astorica, mitica e leggendaria, delle civiltà
scomparse, che in quella egizio-sumera, a noi più vicina e familiare.
Essa aveva e ha tuttora come scopo
principale la palingenesi dell’essere umano, cioè la sua divinazione, la
reintegrazione dell’uomo decaduto nella natura incontaminata della genesi.
L’alchimista che porta a termine la
Grande Opera, realizza individualmente quello che a livello universale è lo
scopo della creazione secondo la volontà divina.
Secondo la teoria generale alchemica
tutto nell’universo procede verso l’evoluzione; l’uomo attraversa cicli e cicli
di incarnazione per avvicinarsi alla deificatio, l’unione con la Divinità
creatrice-emanatrice del cosmo.
Quello di seguito è un’aberrazione assoluta secondo
la scienza moderna.
I metalli stessi non sono stati prodotti
dalle varie cause naturali ( termiche, chimico-fisiche ) una volta per tutte,
ma letteralmente maturano e crescono nel corso del tempo nelle loro miniere,
nelle vene della Madre Terra che li nutre con il proprio latte o liquore
metallico, un misterioso fluido universale che fa da medium tra il fuoco
interno posto al centro della terra e il fuoco celeste del Sole e degli astri
nel firmamento.
Il loro grado di evoluzione e di purezza
li avvicinerebbe, nel corso di eoni, al loro stato ideale di perfezione: l’ORO.
L’oro è il re dei metalli, rappresenta
lo stato perfetto e maturo del mondo minerale come la divinizzazione
rappresenta quella dell’uomo; da qui una stretta simbologia di relazione con la
regalità, la luce e la divinità.
L’alchimia asserisce di possedere la
conoscenza e i mezzi per accelerare il lentissimo processo naturale sia per
quanto riguarda la maturazione dei metalli che dell’essere umano. L’energia che
la rende in grado di fare questo (cambiare in pratica la struttura atomica
degli elementi fondamentali e di pari passo la nostra natura spirituale
interiore ) è una energia radiante : si tratta di quell’agente celeste, quel
flusso cosmico che i testi hanno unanimemente indicato come loro Fuoco Segreto.
Il rapporto profondo tra Alchimia e
spiritualità appare evidente considerando il fatto innegabile che l’energia
spirituale cosmica ( vero agente di perfezionamento e di trasformazione
universale ) è unica e proviene da Dio.
E così, alla domanda chi è realmente un
alchimista ?
Si potrebbe rispondere : Amante della saggezza, che è istruito
sulle segrete operazioni della natura, e che imita i suoi procedimenti per
pervenire a produrre delle cose più perfette di quelle della natura stessa.
Il nome dei filosofi è stato donato da
sempre a coloro che sono veramente istruiti sui processi della Grande Opera che
si chiama anche Scienza e Filosofia
Ermetica.
Una definizione ancora più sintetica
dell’alchimia, diremmo che si tratta di una scienza e di una filosofia dello
spirito al tempo stesso che porta l’uomo e la natura alla loro perfetta evoluzione.
TEORIA
GENERALE ALCHEMICA
En to pan, Uno il tutto, in queste
parole è contenuto il senso profondo e la pietra di fondamento della teoria
alchemica; solo su questa base può essere resa possibile una qualsiasi
trasmutazione.
Una divina unità è all’origine del
cosmo. Possiamo chiamare Dio questa unità e intenderne la manifestazione come
logos, verbo, pneuma, luce, vibrazione, forza o energia creatrice.
La Materia e lo Spirito costituiscono i
due poli di questa energia divina: positivo-negativo, maschile-femminile,
zolfo-mercurio, squadra-compasso.
La materia è una proprio come lo
spirito; essi costituiscono insieme quella che potremmo definire una Unità
Duale.
La materia in realtà non è costituita
che da un diverso livello vibratorio dell’energia, un livello, potremmo forse
dire, più lento o pesante che rende il nostro mondo così tangibile, così reale.
Dalla unicità divina consegue
direttamente la teoria dell’unità di base della materia stessa, una unità che
essa mantiene intimamente pur suddividendosi nei quattro grandi elementi
classici: Terra-Acqua-Aria-Fuoco, formando così le infinite combinazioni della
natura.
La Materia non è dunque, che Una,
suscettibile di produrre un’infinità di forme transitorie che costituiscono i
corpi.
In questa unicità della materia, con la
conseguente possibilità della trasmutazione dei corpi ( che risulterebbero solo
diversi per le diverse orientazioni delle molecole ) l’Alchimia enuncia il
Supremo dei Principi.
“
Niente è stabile quaggiù: tutto non è che un perpetuo divenire, una
ininterrotta evoluzione dal Microcosmo al Macrocosmo. L’Umanità marcia
costantemente e tende verso una sintesi superiore che realizzerà l’Armonia
Universale, la via ideale che porta all’Onniscienza, alla Verità, all’Unità.
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