11 luglio 2012

- La fisica quantistica spiegata in modo semplice.


In passato quasi tutti i fenomeni energetici erano attribuiti agli dèi o a qualche spirito maligno. Durante l’Illuminismo e il Rinascimento cominciammo a capire più a fondo e più accuratamente in che modo funzionavano realmente le cose, elaborando teorie adatte a descrivere i fenomeni. Scienziati quali Copernico, Keplero e Galileo posero delle sfide alle precedenti visioni del mondo in termini di astronomia e di orbite celesti, portando alla luce nuove informazioni, in particolare riguardo al fatto che i pianeti, inclusa la Terra, orbitano intorno al Sole, al contrario della precedente teoria secondo la quale tutto ruotava intorno alla Terra. Newton diede ulteriore impulso all’illuminismo scientifico con la sua ben nota teoria sulla forza di gravità, che scoprì (così si racconta) quando fu colpito alla testa da una mela caduta dall’albero. Inoltre, sviluppò il calcolo infinitesimale e le tre leggi del moto. Queste teorie funzionavano tutte abbastanza bene, per quanto se ne sapeva all’epoca. Tuttavia, si sapeva anche che c’erano parecchie cose che esse non erano in grado di spiegare. Quando Albert Einstein, uno degli scienziati più brillanti mai vissuti, dimostrò che E=mc2, il mondo scientifico fu proiettato in un nuovo paradigma, tale da corrispondere molto meglio a ciò che si verificava nell’universo. La scienza ha fatto un salto quantico grazie a questa conoscenza. Oggi abbiamo appreso a utilizzare l’energia secondo modalità che da ragazzo io leggevo sui fumetti degli “eroi pulp”. Ricordo Dick Tracey che parlava al suo socio per mezzo del suo dispositivo da polso dotato di video bidirezionale, e oggi abbiamo cellulari altrettanto piccoli. Si potrebbero letteralmente portare al polso, se andasse di moda. E che dire poi degli uomini che andavano sulla luna: che idea fantasiosa! Ma poi l’abbiamo fatto. Non ho alcun dubbio che un giorno avremo un Tricoder1 come quello che usava il medico di bordo di Star Trek e che saremo perfino capaci di teletrasportare la gente da un luogo all’altro servendoci dei campi di energia.
Una questione di fisica quantistica.
Come può accadere tutto questo? Si chiama fisica quantistica. La fisica quantistica è molto difficile da spiegare, ma consentitemi di citarvi alcuni esempi desunti da esperimenti svolti dal Dipartimento della Difesa statunitense. Nel 1998 hanno prelevato alcune cellule dal palato di un soggetto e le hanno poste all’interno di una provetta. Hanno collegato la provetta a una macchina della verità, o poligrafo. Poi hanno collegato il soggetto a un poligrafo, ma collocandolo in una zona totalmente diversa dell’edificio. Hanno fatto guardare al soggetto diversi tipi di programmi televisivi. Alcuni presentavano immagini di pace e tranquillità, mentre altri erano violenti ed emozionanti. Hanno scoperto che le cellule del soggetto registravano la medesima attività esattamente nello stesso momento in cui la rilevava il soggetto stesso. Quando il soggetto guardava i programmi calmi e rilassanti, la risposta fisiologica sia dell’individuo che delle cellule si calmava. Quando si passava ai materiali stimolanti, sia il soggetto che le sue cellule mostravano segni di eccitazione. Gli sperimentatori poi allontanarono sempre di più il soggetto dalle sue cellule, fino a mettere fra loro una distanza di circa ottanta chilometri. Erano trascorsi cinque giorni da quando le cellule erano state prelevate dal palato del soggetto, e stavano ancora registrando esattamente la medesima attività, proprio all’unisono col soggetto.
Un altro esperimento dagli effetti molto simili, ma da un soggetto all’altro anziché fra un soggetto e le sue cellule, prese il nome di esperimento Einstein-Podolsky-Rosen. In questo studio fondamentale, gli sperimentatori hanno preso due soggetti che non si conoscevano, hanno concesso loro alcuni minuti per sviluppare una conoscenza superficiale e poi li hanno separati di circa quindici metri, mettendoli ciascuno all’interno di una “gabbia di Faraday” (una gabbia elettromagnetica). La “gabbia di Faraday” è progettata per impedire l’ingresso o l’uscita di frequenze radio e altri segnali. Per esempio, potreste disporre un’antenna di trasmissione FM in una gabbia di Faraday e da una distanza di quindici metri non riuscireste a sintonizzare la vostra radio su tali frequenze né a riceverle, perché la gabbia è molto efficace nel bloccare le frequenze. In breve, la “gabbia di Faraday” blocca l’energia normale, ma consente il flusso di energia quantistica. Una volta messi i due soggetti all’interno della gabbia, li hanno collegati a un elettroencefalografo (EEG), una macchina che controlla l’attività neurologica. Hanno poi proiettato un fascio di luce proveniente da una penna luminosa negli occhi del primo soggetto, ma non in quelli del secondo. Puntare un fascio di luce negli occhi di qualcuno in questo modo causa un’attività neurologica misurabile e un restringimento visibile della pupilla. Nell’attimo in cui l’hanno fatto, l’attività neurologica di entrambi i soggetti ha riflesso la stessa attività elettroencefalografica e lo stesso restringimento della pupilla. Hanno cambiato i soggetti e li hanno posti a distanze sempre maggiori fra loro, ottenendo ogni volta il medesimo risultato.
Fenomeni paranormali o fisica quantistica?
Le conclusioni a cui è pervenuto il suddetto studio stabiliscono che a livello inconscio si verifica un costante trasferimento di informazioni da persona a persona, fra individui con cui abbiamo anche solo un collegamento superficiale. Per la prima volta questo spiega centinaia di esempi riconosciuti di quella che per decenni era sembrata un’attività paranormale. Un esempio: una madre sta pranzando con un amico a New York City e alle 12.15 alza lo sguardo dal suo piatto di insalata con una espressione terrorizzata e dice all’amico: «È successo qualcosa a Jane… Devo telefonare a Jane». La donna si alza immediatamente e chiama la California, nel tentativo di reperire sua figlia Jane. Scopre che alle 12.15 esatte Jane è rimasta coinvolta in un incidente d’auto e che è scossa, ma sta bene. Da ragazzo ebbi modo di conoscere direttamente uno di questi eventi. Il nome del mio migliore amico era John. I suoi genitori, Marina e George, si erano assentati brevemente per recarsi a Fairfield Glade, a circa un’ora e mezza di viaggio, per prendersi una breve pausa, e avevano lasciato John sotto la custodia di Tina, la sorella maggiore. Giunti circa a metà strada, la madre di John aveva detto al marito: «Dobbiamo tornare subito a casa. Johnny è nei guai». Arrivati a casa poco dopo, trovarono John con la testa incastrata fra le sbarre della ringhiera, mentre sua sorella stava ascoltando musica con gli auricolari, incapace di udire le urla di John. Il bambino stava bene, ma era impaurito. Allora, come aveva fatto Marina a sapere che John stava male e che era in pericolo? Per molti decenni l’abbiamo attribuito all’ESP o a vari altri fenomeni di tipo paranormale. Oggi, però, sappiamo, grazie all’esperimento Einstein-Podolsky-Rosen, che si trattava semplicemente di un solido insieme di leggi naturali, conosciute sotto il nome di fisica quantistica. Nel caso di Jane e di sua madre e in quello del mio migliore amico John, il trasferimento inconscio di informazioni era semplicemente affiorato al pensiero conscio delle persone coinvolte. Sebbene raro, questo fenomeno è ben lontano dall’essere sconosciuto. Infatti, un numero crescente di persone sta scoprendo modalità di accesso a queste informazioni inconsce attraverso l’utilizzo a fini di guarigione della fisica quantistica. Questo solleva il tema del misticismo, perché presi al di fuori della spiegazione che ne dà la fisica quantistica, questi esperimenti scientifici potrebbero presentare una parvenza mistica. Il più delle volte ciò che in passato si definiva “mistico” rappresenta semplicemente un indice che qualcuno ha imparato a usare le funzioni naturali della fisica quantistica ai fini di una particolare applicazione. Oppure, come nel caso che precede, si tratta di qualcosa che succede per caso. Esistono persone capaci di piegare gli oggetti di metallo o di spostare oggetti con la mente; o che sembrano essere al corrente di cose che non potrebbero in alcun modo conoscere. Diciamo pure che di sicuro là fuori esistono dei maghi, ma non fanno ricorso alla fisica quantistica, usano piuttosto l’inganno o l’illusione. Non è di questo che stiamo parlando. La verità è semplicemente che prima di oggi non si era compreso come il fenomeno potesse accadere. Ma cominciando a comprendere la fisica quantistica, si acquisisce una visione della reale dinamica di accadimento di questi fenomeni. Infatti, una delle teorie di riferimento della fisica quantistica recita che, data una sufficiente opportunità, virtualmente nulla è impossibile. Quindi, ciò che era stato considerato mistico non lo è affatto, bensì è semplicemente fisica quantistica che non avevamo compreso perché avevamo seguito le teorie di Newton.
Un mutamento di paradigma molto atteso.
Dobbiamo temere la fisica quantistica? Niente affatto. Si riferisce al modo in cui l’universo funziona e ha sempre funzionato. Semplicemente, noi prima non l’avevamo capito. Come leggerete nelle pagine di questo libro, la comprensione della fisica quantistica sta aprendo le porte alle maggiori scoperte mai viste prima nel campo della guarigione e della salute. È una nuova comprensione, un nuovo mutamento di paradigma del pensiero, ma per noi è irrinunciabile. Riflettete solo su questo: se foste stati trasportati a Salem, nel Massachusetts, nell’anno 1692, e se aveste tirato fuori il cellulare per chiamare un amico, cosa pensate che vi sarebbe successo? Non si capiva la fisica del microfono, delle pile, dei microchip, dei display LED, né le frequenze radio che viaggiano nell’aria. Sareste stati perseguiti come maghi e streghe perché la fisica non era compresa. C’è forse qualcosa di malefico nei cellulari? (Mia moglie risponderebbe di sì!). Questo significa forse che la fisica non esisteva? Se aveste avuto due radio a quei tempi e le aveste utilizzate, avreste potuto parlarvi l’un l’altro? Ovviamente sì! La fisica non è mutata, sono cambiate solo le nostre conoscenze, la nostra comprensione e le applicazioni che ne abbiamo tratte. Le persone che per prime hanno scoperto determinati aspetti della fisica e il modo in cui è stato creato l’universo hanno sempre incontrato l’incomprensione e talvolta la condanna o il martirio. L’elenco è lungo e pieno di nomi famosi. Copernico (che scoprì che la Terra e gli altri pianeti ruotano intorno al Sole), Galileo (che provò matematicamente la teoria copernicana), Colombo (che provò che il mondo era rotondo) e molti altri furono condannati per aver scoperto delle verità scientifiche. I marinai della Niña, della Pinta e della Santa Maria erano assolutamente convinti che sarebbero precipitati oltre il bordo estremo della Terra, perché credevano che fosse piatta. Credevano cioè in una vecchia teoria che non solo non era vera a quel tempo, ma non lo era mai stata prima. Tuttavia, non aspettatevi di trovare una grande comprensione della fisica quantistica fra il pubblico o perfino fra gli educatori. Io (Ben) recentemente ho dato uno sguardo al libro di scienze di seconda elementare di mia figlia e le stanno insegnando la stessa fisica newtoniana che insegnavano a me quando frequentavo la seconda, quarantacinque anni fa. Il dramma è che perfino allora si sapeva già che quella teoria era superata. Ci vogliono anni, o perfino decenni, affinché una teoria obsoleta esca dal quadro di pensiero generale, anche se non è più valida. Fortunatamente, oggi un numero sempre crescente di persone comincia a comprendere il significato dell’energia nei termini in cui lo descrive la fisica quantistica, nonostante venga ignorato dall’istruzione di massa. È essenziale che facciate una revisione dei principi per comprendere il potere rivoluzionario del Codice di Guarigione.
I molti volti dell’energia.
L’energia può assumere molte forme. Per esempio, esiste un’energia che denominiamo “luce”. Essa comprende un determinato spettro di frequenze energetiche, compreso fra 4,3 x 1014 e 7,5 x 1014. Noi rileviamo tali frequenze per mezzo della vista. Esistono frequenze sonore che rileviamo mediante l’udito e i recettori posti nei nostri piedi e tessuti corporei. Esiste la banda a raggi infrarossi che percepiamo sotto forma di calore. C’è poi la banda ultravioletta, situata subito al di là di ciò che riusciamo a vedere da quel lato dello spettro luminoso. Esistono molte altre frequenze energetiche per le quali non disponiamo di recettori corporei. Quelle, naturalmente, un tempo erano ritenute mistiche, ma oggi possediamo strumenti in grado di rilevarle. Le chiamiamo raggi x, ultrasuoni, radar, UHF, VHF, eccetera. L’elenco è infinito. Le frequenze sono costituite da tre elementi principali. Uno riguarda il numero di volte in cui la frequenza passa da positiva a negativa in un determinato periodo di tempo. Di solito questo dato va sotto il nome di cicli al secondo. Per esempio, l’elettricità ha 120 cicli al secondo in Europa e 60 cicli al secondo negli Stati Uniti d’America. C’è poi l’ampiezza, cioè la magnitudo dell’onda al di sopra e al di sotto della linea di base, o punto zero. Infine, c’è la forma d’onda. Proprio così, le onde hanno una forma. Si può avere un’onda sinusoidale, costituita da un’onda bella, liscia, curva e simmetrica, che ricorda il movimento ondoso del mare. Ci sono onde frastagliate o punte-onda, che salgono e scendono come aghi. Esistono anche onde quadrate e molte altre forme d’onda. Ci sono poi delle frequenze che utilizziamo per trasmettere altre frequenze. Oggi abbiamo compreso come fare per inviare centinaia di migliaia di messaggi al secondo mediante una minuscola fibra, servendoci della frequenza della luce. Le chiamiamo fibre ottiche, e le usiamo ogni giorno quando parliamo al telefono. Tutto questo risulta ancora abbastanza mistico per me, perché non ne comprendo del tutto il funzionamento, ma… me ne servo? Ci potete scommettere!

Alexander Loyd, Ben Johnson



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