Un'immagine può sempre essere considerata da un'infinità di punti di vista e ad ogni pensatore è consentito scoprire un significato conforme alla logica delle proprie concezioni.Le immagini infatti sono destinate a risvegliare le idee assopite nel nostro intelletto.Esercitando una suggestione sul pensiero, lo stimolano ed in tal modo portano alla luce le verità sepolte nella profondità del nostro spirito.
Oswald Wirth
Dopo molte vicissitudini, un 'cercatore di verità' trovò finalmente un illuminato che aveva il dono di percepire ciò che è inaccessibile alla maggior parte degli uomini. "Permettimi di seguirti", gli disse il cercatore, "affinché possa imparare osservando ciò che hai acquisito". "Non sarai in grado di sopportarlo", rispose il saggio, "perché non avrai la pazienza di rimanere in contatto, diligentemente, con la trama degli eventi. Anziché imparare, cercherai di agire in funzione delle apparenze". Il cercatore promise che si sarebbe sforzato di esercitare la pazienza e di imparare dagli eventi senza reagire secondo i propri pregiudizi. "Accetto", disse allora il saggio, "ma a condizione che tu non faccia nessuna domanda nei riguardi di qualsiasi evento, finché non sia io a darti una spiegazione". Il cercatore si affrettò a promettere e si misero in cammino. Erano appena saliti sull'imbarcazione che li avrebbe portati sull'altra riva di un ampio fiume che il saggio fece di nascosto un buco sul fondo della barca. Creando in tal modo una falla, ripagò, almeno in apparenza, i servigi del barcaiolo con un atto distruttivo. Il cercatore non riuscì a trattenersi: "Ma potrebbero esserci degli annegati; la barca affonderà e andrà perduta! È questo il modo di comportarsi di un uomo buono?"."Non ti avevo detto che saresti stato incapace di non saltare alle conclusioni a tutti i costi?", disse il saggio, tranquillamente."Avevo già dimenticato la condizione", riconobbe il cercatore, chiedendo perdono per la sua dimenticanza. Tuttavia, era molto sconcertato. Proseguirono il loro viaggio e ben presto entrarono in un paese, dove furono ben accolti e ricevuti dal re, che li invitò a una battuta di caccia. Il giovane figlio del re stava cavalcando davanti al saggio. Non appena il gruppetto rimase isolato dal resto dei partecipanti da una siepe, il saggio disse al cercatore: "Svelto! Seguimi più presto che puoi!". Afferrò la caviglia del giovane principe e gliela storse; poi, dopo averlo adagiato a terra in mezzo al bosco lanciò il suo cavallo a briglie sciolte oltre i confini del regno. Il cercatore era sopraffatto dallo stupore e da un senso di colpa all'idea di essere stato complice di un simile crimine. Torcendosi le mani, esclamò: "Un re ci ha concesso la sua amicizia, ci ha affidato suo figlio, il principe ereditario, e noi lo abbiamo trattato in modo abominevole! Che comportamento è questo? È indegno del più vile degli uomini!". Il saggio si rivolse al cercatore con queste parole: "Amico, io faccio ciò che devo fare. Tu sei qui come osservatore, e questa situazione è già un raro privilegio. Sei giunto a questo stadio, ma non sembra che tu sia capace di trame profitto perché giudichi tutto partendo da un rigido atteggiamento di pregiudizio. Ancora una volta, ti ricordo la tua promessa". "Riconosco che non sarei qui se non fosse per la mia promessa, e che sono legato a essa. Ti prego quindi di volermi perdonare ancora una volta. Mi è molto difficile abbandonare quest'abitudine di procedere in base a supposizioni. Se ti pongo ancora una sola domanda, cacciami via". E proseguirono il loro viaggio. Giunti alle porte di una grande e prospera città, i viaggiatori chiesero un po' di cibo, ma nessuno volle dar loro il benché minimo pezzo di pane. In quel posto la carità era sconosciuta e i sacri doveri dell'ospitalità erano stati dimenticati. Contro di loro furono addirittura aizzati dei cani feroci. Quando ebbero raggiunto la periferia della città, affamati, indeboliti e assetati, il compagno del cercatore gli disse: "Fermiamoci un po' qui, vicino a questo muro in rovina, perché dobbiamo ricostruirlo". Lavorarono per ore, mescolando il fango, la paglia e l'acqua, finché il muro non fu ricostruito. Il cercatore era talmente esausto che dimenticò ogni ritegno: "Chi ci pagherà per questo lavoro? Per due volte abbiamo ripagato il bene con il male. Ora ripaghiamo il male con il bene. Sono sfinito e non sono in condizione di proseguire!". "Non temere", disse il saggio, "e ricordati che hai detto che se mi avessi posto ancora una sola domanda, avrei dovuto congedarti. Le nostre strade si dividono qui perché ho molto da fare. "Prima di lasciarti ti svelerò il senso di alcune mie azioni, affinché un giorno tu possa, forse, intraprendere di nuovo un simile viaggio."La barca che ho danneggiato è affondata. Ho evitato quindi che venisse confiscata da un tiranno che requisiva tutte .le imbarcazioni in previsione di una guerra che stava preparando. Il giovane al quale ho stolto la caviglia ormai non potrà più usurpare il trono, quando sarà grande, e neanche ereditarlo, perché la legge di quel paese prevede che solo chi è privo di infermità può guidare la nazione. In questa città dell'odio vivono due giovani orfani; quando saranno grandi, il muro crollerà di nuovo e porterà alla luce il tesoro che vi è nascosto, e che costituisce il loro patrimonio. Saranno abbastanza forti per impossessarsene e riformare l'intera città, perché questo è il loro destino. "Ora va' in pace. Sei congedato".
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La vita è una strada al buio, lo scopo è di vedere la luce, il mezzo sono le nostre azioni, la guida...le nostre sensazioni. Finuccia Micalizzi
Pensieri Sciolti
Disapprovo ciò che dici,
ma difenderò alla morte
il tuo diritto di dirlo. Voltaire
Pensieri Sciolti
Se è vero che in ogni amico
v'è un nemico che sonnecchia,
non potrebbe darsi che in ogni
nemico vi sia un amico che
aspetta la sua ora?
Papini
Pensieri Sciolti
La mente intuitiva è un
dono sacro e la mente
razionale è un fedele servo.
Noi abbiamo creato una
società che onora il servo
e ha dimenticato il dono.
Albert Einstein
Pensieri Sciolti
Il nostro compito educativo
è un compito esoterico,
vale a dire una questione di iniziazione...
Rudolf Steiner
Pensieri Sciolti
Le belle parole: uguaglianza,
fratellanza, libertà, spesso
pronunciate e meno spesso
applicate. E’ bello riempirsene la bocca, scriverlo sulle bandiere, ma come sempre, come in tutte le cose, bisogna poi passare al momento pratico dell’applicazione.
Come si applicano nella realtà
questi concetti?
Penso che un termine li contenga tutti: la solidarietà.
Solidarietà vuol dire disponibilità all’ascolto di chi è stato importante,
di chi ha svolto i suoi compiti con dedizione, di chi ha o potrebbe avere problemi di solitudine intesi nei modi più svariati.
Solidarietà vuol dire proteggere la libertà degli individui, fare in modo
che tutti possano esercitare i propri diritti, di qualsiasi colore, di qualsiasi religione, di qualsiasi credo politico
o non politico siano.
La tua libertà non deve ledere la mia. E’ vero, ma è anche vero che
devo dare la possibilità a te, come diceva Voltaire, di esercitarla anche se non coincide con le mie idee.
Solidarietà è sacrificio.
Le belle parole non sono soltanto bandiere. Essere solidali vuol dire
prendersi cura, accettare il confronto, perdere del tempo per gli altri.
L’uomo egoisticamente è portato ad accumulare per sé e a non occuparsi di altro, di quello che è scomodo,
di come vive il prossimo.
La fratellanza dovrebbe insegnare almeno questo.
Non aspettare che tuo fratello ti cerchi, ti chiami, chieda il tuo aiuto.
E se te lo chiede non far finta di non aver sentito oppure non liquidarlo con
un ‘vedremo cosa si può fare’.
Fai - altrimenti che fratellanza è ?
Uguaglianza: tutti uguali, ma ognuno nei propri gradi e nelle proprie qualità.
Nei propri livelli di conquiste sociali, di posizione sociale, economica, spirituale.
Perché tutti siano uguali a volte
bisogna scendere qualche scalino,
a volte bisogna lasciare che
qualcun altro ne salga.
Claudio Nobbio
Pensieri Sciolti
Non so cosa possa sembrare
al mondo, ma a me stesso
sembra di essere stato solo
come un ragazzo, che gioca
sulla riva del mare e che si
diverte a trovare di quando in
quando un ciottolo più liscio
o una conchiglia più bella del
solito, mentre il grande oceano
della verità si stende tutto
sconosciuto davanti a me.
Isaac Newton
Pensieri Sciolti
Esistono
tre modi efficaci
per educare:
con la paura,
con l’ambizione,
con l’amore: noi rinunciamo ai primi due. Rudolf Steiner
Pensieri Sciolti
L’Arte
è eternamente
libera.
Fugge il dovere
come il giorno
la notte.
W. Kandinskij
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