6 novembre 2009

- Ciò che la Massoneria non è.




Per dire ciò che la Massoneria non è sarebbe sufficiente dire quello che è. Tuttavia il fatto di non conoscerla crea dei sentito dire sui quali è importante pronunciarsi.
La Massoneria non pratica il proselitismo, altrimenti si saprebbe molto di più sulla sua storia,sugli scopi, ecc.
Essa non è una società elitaria poiché il principale criterio di ammissione è la sincera volontà di perfezionarsi. Essa chiede, sotto l’aspetto finanziario, soltanto la tassa annuale come qualsiasi altra società. Essa non è nemmeno una società filantropica o dedita agli affari come appaiono certi club di servizio.
Malgrado il fatto che molte obbedienze non ammettano le donne, ciò non significa che la Massoneria sia esclusivamente riservata agli uomini. Esistono pure obbedienze femminili e miste.
La Massoneria non è né una religione, né una setta, ma un processo spirituale basato sulla libertà di ognuno e quindi sulla tolleranza reciproca. Essa ammette membri di qualsiasi orizzonte spirituale.
Non è una società segreta poiché essa è un’associazione ufficialmente riconosciuta la cui esistenza e i suoi scopi sono dichiarati pubblicamente.
Essa non è nemmeno una società occultista, poiché i suoi lavori consistono nella riflessione comune dei suoi membri e la divisione di un vissuto comune degli arnesi utilizzati: vale a dire i simboli.
Una società proselitista
La Massoneria non fa proselitismo. Chi si sente chiamato a condividere il cammino dei Frammassoni, lo fa liberamente, senza essere influenzato da nessuno. È tipico che chi diventa Frammassone lo vuole perché sente il bisogno di evolvere in uno spirito di apertura e che questo spirito d’apertura lo ha notato in persone che si sono fatte conoscere come Frammassoni. Un tempo era possibile entrare in Massoneria soltanto con la raccomandazione di un certo numero di Massoni. Oggi non è più il caso.
Una società di “élite”
La Massoneria non può essere una “élite” sociale o economica, poiché la sua ricchezza consiste nella diversità dei suoi membri (e non dal loro portafoglio).
Tuttavia, si chiede alla persona di impegnarsi a lavorare sinceramente al suo perfezionamento. Come conseguenza, la Massoneria non è organizzata come un club di servizio e non è il luogo per praticare amicizie con scopi affaristici.
Sotto l’aspetto finanziario, le tasse annuali non differiscono molto da quelle richieste dalla maggior parte delle società sportive o altre, e non costituiscono un ostacolo per coloro che desiderano sinceramente aderirvi.
Una società filantropica
La Massoneria non è una società filantropica perché essa ha come scopo primario il perfezionamento dei suoi membri. Naturalmente si spera che questo lavoro su sé stessi possa influenzare favorevolmente tutta la società, ma ciò sarà soltanto la conseguenza e non lo scopo in sé. Tuttavia, l’amore per il prossimo significa anche, ma non esclusivamente, pratica della solidarietà.
Una società misogina
Esistono anche obbedienze esclusivamente femminili e obbedienze miste. Da una parte, la Massoneria affonda le sue radici nelle società di compagnonaggio del Medioevo, e quindi storicamente è l’erede di una tradizione maschile. Dall’altra, il lavoro su sé stessi implica spesso delle sensibilità diverse nell’uomo e nella donna (Gli uomini sono di Marte, le donne di Venere!). Si può quindi scegliere liberamente di condividere questa sensibilità con persone dell’altro sesso e quindi aderire a una Massoneria mista; oppure si può scegliere di vivere separatamente questa esperienza, e allora si può scegliere tra un’obbedienza maschile o femminile, a seconda del proprio sesso.
Né una religione, né una setta
La Massoneria non può essere né una religione, né una setta, altrimenti essa non rispetterebbe lo spirito di tolleranza che le è proprio, né la libertà alla quale ognuno ha diritto. Essa si oppone ad ogni iniziativa tesa a costringere ad aderire ad una qualsiasi opinione, sia politica o religiosa. Tutta l’organizzazione massonica è concepita in modo che ognuno possa tracciare il proprio cammino personale arricchendosi della diversità del vissuto e delle opinioni, ma in nessun caso con l’adesione obbligatoria ad opinioni che pretendono di possedere un’unica verità.
Contrariamente a quanto avviene nella maggior parte delle sette, chi vuole può lasciare la Massoneria.
Effettivamente essa propone un determinato cammino, ma non lo impone e quindi per l’aderente si tratta di una libera scelta. Se ciò non corrisponde ai propri sentimenti, è preferibile dimissionare.
Una società segreta
La Massoneria non è una società segreta: non fa mistero della sua esistenza, né dei suoi scopi. Inoltre la maggior parte dei libri che descrivono i suoi simboli e i suoi riti, si possono trovare nelle librerie. Se noi tentiamo di non divulgare i nostri rituali, è soltanto per evitare che un eventuale candidato alla Massoneria possa vivere preventivamente ciò che è riservato all’iniziazione, nel corso della quale egli potrà comprendere quanto la vita massonica potrà offrirgli.
Il fatto che non sia consentito di dire se una persona appartenga o meno alla Massoneria, significa rispettare la sua libertà, in quanto spetta a lei soltanto di giudicare se sia opportuno scoprirsi o meno, tenendo conto dell’ambiente professionale o sociale in cui vive e della tolleranza che vi è praticata.
Una società occultista
Non bisogna confondere l’occultismo con l’esoterismo. L’occultismo vive di pratiche a carattere più o meno magiche, mentre l’esoterismo (letteralmente: la via interiore) è un procedimento che tiene conto del vissuto personale. L’esoterismo si oppone all’essoterismo che è la via esteriore nella quale altri impongono una verità. In questo senso la Massoneria è una società esoterica ma non occultista.
Se essa pratica dei rituali, lo fa per proporre delle esperienze, dei vissuti sui quali il Massone può liberamente meditare e lavorare. Questi rituali sono indispensabili se si vuol evitare che il lavoro sia unicamente intellettuale: non sono le parole che ci consentono di migliorarci ma l’esperienza.

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