2 gennaio 2012

- Contemplare il Sole









Guardando il sole, la nostra anima ne assume la forma.
Il sole è all’origine di tutti i pianeti, essi sono usciti da lui, pertanto possiamo dire che tutto ciò che esiste qui sulla terra come elementi chimici, come sostanze minerali o vegetali esi­ste già allo stato sottile, eterico, nel sole. Occorre tuttavia sa­pere come captare gli elementi che il sole ci manda per porre rimedio a tutte le debolezze del nostro organismo. Dobbiamo abituarci ad attingere dai piani sottili ciò che ci manca, in quanto, se si ricorre sempre a un rimedio disponibile sul piano fisico, se non si fa alcuno sforzo per elevarsi, non si conquista nulla sul piano spirituale, si diventa pigri, ci si indebolisce per­ché si ha tutto a portata di mano; non ci si sposta nemmeno, si telefona o si manda qualcuno in farmacia. È molto più profi­cuo invece fare lo sforzo di smuovere tutto il proprio essere per andare a cercare in alto, nel piano eterico, tutti gli elemen­ti, ovvero le quintessenze di cui abbiamo bisogno. La medicina ufficiale non conosce ancora gli elementi che sono al tempo stesso più sottili, ma anche più importanti di quelli finora scoperti. Secondo la medicina, le ghiandole en­docrine governano tutto l’organismo con le loro secrezioni. No, non sono le ghiandole endocrine ad avere un ruolo essen­ziale; sul piano astrale e sul piano mentale esistono altri fatto­ri e precisamente quelli che le comandano e provocano il loro funzionamento. Infatti se una ghiandola endocrina secerne troppo o troppo poco, provocando delle anomalie nell’organi­smo, necessariamente deve esserci una causa. Ma dove si tro­va questa causa? La scienza iniziatica risponde: nel campo dei pensieri e dei sentimenti. Io non sono d’accordo con la medicina materialista quando afferma che la salute dell’uomo dipende esclusivamente dalla quantità di vitamine e di ormoni che il corpo assorbe. Sui pia­ni astrali e mentali esistono in realtà altri fattori più potenti che eccitano o perturbano l’organismo ed è là che bisogna in­tervenire per armonizzare tutto, invece di occuparsi unica­mente del corpo e di cercare sempre la causa delle malattie sul piano fisico. Queste regioni, in cui si formano i sentimenti e i pensieri non sono state ancora né esplorate né dominate. È da quelle regioni che si proiettano elementi che vanno poi a turbare gli altri apparati, le ghiandole endocrine oppure il si­stema nervoso, il gran simpatico, i gangli. Bisogna dunque cercare più in alto le cause delle malattie e i loro rimedi. Poco a poco la scienza le scoprirà.Vi ricordate quando si diceva: "Se prendete una certa dose di protidi, di lipidi, di glucidi, di sali minerali otterrete una determinata quantità di calorie e, di conseguenza, di energia". E si credeva che questo fosse sufficiente per essere in buona salute, fino al giorno in cui la medicina iniziò a parlare di elementi più sottili e impondera­bili, le vitamine. Allora tutti cominciarono a imbottirsi di vita­mine! Gli Iniziati non hanno bisogno di occuparsi di calorie o di vitamine; per i loro lavori spirituali, salgono molto in alto e captano ben altri elementi ancor più sottili e fondamentali che si incaricano di equilibrare l’organismo e mettere a posto tut­to, compresa l’assimilazione delle stesse vitamine. D’altronde, la scoperta delle ghiandole endocrine dimostra già che, nella medicina, vi sono campi ancora più sottili da esplorare. Ecco perché insisto sulla qualità dei pensieri, dei sentimen­ti; infatti i pensieri e i sentimenti sono forze che fanno scatta­re certi apparati, i quali agiscono a loro volta sull’organismo, sulle ghiandole endocrine, sul sistema nervoso e così via e da loro dipende lo stato di armonia o disarmonia, di ordine o disordine. Vi sono attualmente alcuni ricercatori che lavorano in que­sta direzione, senza però essere ascoltati ma verrà il giorno in cui la medicina accetterà ufficialmente le loro teorie e si stu­dieranno solo i fattori sottili, ovvero il pensiero e il sentimen­to, si creeranno nuovi indirizzi di studio, con laboratori e tec­niche speciali. Allora, tutti riconosceranno che la scienza eso­terica aveva un fondamento solido e veritiero. Nel frattempo, però, ci si burla di essa. Ora vi spiegherò come si possono assimilare le particelle eteriche che il sole invia a profusione ogni mattina. È molto semplice e non serve nemmeno conoscere quali sono gli ele­menti che dovranno ristabilire la vostra salute, perché ciò non ha alcuna importanza. Sforzatevi unicamente di salire col pensiero fino ai mondi più sottili e una volta là, attendete aprendovi semplicemente al sole. Allora la vostra anima e il vostro spirito che sono chimici e medici molto competenti e che conoscono esattamente la natura di tutte le sostanze eteri­che, potranno captare gli elementi sottili necessari all’organi­smo, trascurando tutto il resto. Concentratevi, attendete nel­l’amore, nell’umiltà, con gioia, con fiducia e, a poco a poco, sentirete che qualcosa in voi si ristabilirà, si calmerà, si rinforzerà. Ecco qual è l’atteggiamento da assumere. Poco importa se, per ora, non conoscete la natura di tali elementi. Ciò che posso dirvi in poche parole è che si trovano nel prana. Il prana è una forza vitale, è la vitalità che viene dal sole, la respiriamo con l’aria e l’assorbiamo attraverso tut­te le nostre cellule. Se volete, il prana è paragonabile all’ac­qua, un’acqua che scende dalle alte montagne, un fiume che porta con sé molti elementi nutritivi per i pesci e anche per gli animali e per gli uomini che vivono lungo le sue rive. Il prana è un fiume che, provenendo dal sole, giunge fino a noi e dal quale dobbiamo attingere gli elementi di cui abbiamo bisogno tramite la respirazione e la meditazione. Coloro che preferiscono la comodità, cioè aprire la bocca e inghiottire pastiglie, sappiano che si tratta di una soluzione nociva e discutibile, in quanto impedisce loro di sviluppare la volontà. Per di più, questo modo di curarsi arreca solo un sol­lievo momentaneo e superficiale, certamente non un miglio­ramento profondo e duraturo. Comprendetemi bene, non dico che non bisogna prendere delle medicine, dico solamente di non farlo mai senza aver prima captato gli elementi vitali e spirituali contenuti nel prana. Perché lo sforzo che questa pra­tica richiede rinforza psichicamente e spiritualmente la vostra volontà, vi mette in comunicazione con le regioni superiori, vivifica, stimola e fa scattare i centri che preparano il terreno per la guarigione; quando poi prenderete il rimedio fisico, l’effetto sarà molto più potente e duraturo. Quindi sostengo entrambi, sia il farmaco sia il rimedio spirituale, anche se pre­ferisco il rimedio spirituale. È naturale che i farmaci conten­gano le medesime sostanze del mondo vegetale e minerale provenienti dal sole, e se Dio le ha poste nella natura, lo ha fatto indubbiamente per metterci nelle condizioni di servirce­ne ma credere che tutto sia contenuto in esse e che solo il ri­medio fisico possa ridarvi la salute, è in contrasto con la scienza esoterica. A che cosa servirebbero allora il pensiero, il sentimento, la volontà? Quindi vedete miei cari fratelli e sorelle, non è privo d’im­portanza contemplare il sole con amore, comprensione e ricono­scenza. Direte: "Sì, ma le particelle che si raccolgono sono im­ponderabili". È vero, sono imponderabili, ma si tratta della quintessenza della vita che il sole manda in tutto l’universo. Il fatto che la medicina omeopatica abbia scoperto che più un ri­medio viene diluito e più è efficace, dimostra la veridicità di ciò che vi sto dicendo. Perché allora, non assorbire queste particelle molto diluite, imponderabili, questa specie di vitamine di natura molto sottile che ci manda il sole attraverso i suoi raggi? In avvenire il sole sarà la principale sorgente di energia. Già parecchi anni fa vi dissi che le fonti di energia come il petrolio e il carbone, prima o poi si esauriranno. Quando ciò accadrà, gli uomini dovranno ricavare energia dall’acqua, dal­l’aria, ma soprattutto dal sole, che è una sorgente inesauribile da cui si può attingere tutto, assolutamente tutto. In questo campo si sono già fatti alcuni esperimenti. Noi che andiamo ad attingere nel sole la vitalità, la salute e anche l’amore, la saggezza e la pace, precediamo l’evoluzione dell’umanità di parecchi secoli. Alcune persone mi hanno detto: "Con le vo­stre idee siete in anticipo di parecchi secoli". È vero, in avve­nire il mondo intero penserà ciò che noi pensiamo oggi. Ora vorrei presentarvi un altro aspetto del sole. Questa mattina vi ho fatto notare quanta importanza abbia come cen­tro del nostro universo e vi ho detto anche che, andando ogni mattina a guardarlo, ci avviciniamo al nostro centro interiore in modo naturale e automatico. Sapete che cosa accade quan­do si guarda un quadro, un viso, un uccello, una montagna o il sole? Che cosa avviene in quell’istante? Lo sguardo non c’è nulla di più vasto, di più profondo, di più significativo dell’atto del guardare; sembra semplice, senza segreti, ma studiate che cos’è lo sguardo, provate a decifrarlo, tutto l’uni­verso vi si svelerà. Si tratta della più alta magia. Quando guardate un oggetto, non sapete se può rappresen­tare un pericolo o un momento di felicità. Infatti, ciò dipende dalla natura dell’oggetto, dalla sua forma, dalle sue irradia­zioni e anche dal vostro stato interiore, poiché tutto il vostro essere può prendere la forma, le dimensioni e le qualità del­l’oggetto stesso. Direte: "Ma l’uomo non cambia forma". Esteriormente rimane lo stesso, ma interiormente, sul piano psichico, si identifica con ciò che guarda, è una legge natura­le, biologica. Osservate certi animali, come per esempio il camaleonte, la mantide religiosa, le farfalle, le rane, i serpenti, gli orsi e così via. Continuando ad abitare in un certo ambiente naturale, hanno finito per mimetizzarsi assumendone i colori e le forme per confondersi con esso. Guardate l’orso polare, è bianco come la neve nella quale vive. La natura è riuscita a fargli assumere quel colore bianco che lo circonda. Mi dire­te: "E per ragioni strategiche, economiche, politiche". È ve­ro, la natura vuole salvaguardare le specie animali e dà loro modo di confondersi nell’ambiente circostante per passare inosservate e sentirsi al sicuro. Un giorno ho visto una medu­sa che cambiava colore secondo la tinta della sabbia; se la sabbia era rosa, verde, blu o grigia, la medusa cambiava colo­re. Era un fenomeno veramente straordinario. La mantide reli­giosa assomiglia a un ramoscello o a un filo d’erba. È nell’er­ba e non è possibile distinguerla; essa si mimetizza per due ragioni, per meglio sopravvivere e per meglio cacciare. Il mi­metismo è una legge naturale, innegabile e neppure l’uomo vi sfugge. Se abita in luoghi sporchi e tetri, anch’egli nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti, diventerà a poco a poco triste, malinconico e pessimista. Non è il suo corpo, naturalmente, ma la sua anima che si adatta poiché avviene una specie di osmosi, di penetrazione dell’ambiente. In un altro luogo, in­vece, pieno di fiori, di piante, di ruscelli, accorreranno poeti, pittori e musicisti influenzati dall’incanto, dalla luce e dai co­lori. Ora, quando guardiamo il sole, pur senza rendercene con­to, la nostra anima prende la forma del sole stesso, diviene una sfera incandescente e luminosa. È la stessa legge magica che entra in azione, guardando il sole, tutto il nostro essere comincia a diventare simile a lui. Attraverso lo sguardo, l’uo­mo si associa all’oggetto o all’essere a cui è rivolto, si pone al suo livello di vibrazione, lo imita, anche se inconsciamente. Quando si vede qualcuno fare smorfie o gesti, si ha la tenden­za a imitarlo. Guardate i bambini; scimmiottano tutto ciò che vedono fare dinanzi a loro! E quando vedete una persona che soffre, non cominciate forse a provare anche voi lo stesso suo dolore o gli stessi suoi dispiaceri? La cosa è contagiosa. Ed è ancor più vero per i medium, che vanno in trance; essi prova­no esattamente le stesse sofferenze delle persone malate o in­felici che si trovano davanti a loro e, a volte, occorre persino svegliarli perché danno segni di un’eccessiva sofferenza. Dunque, a seconda della sensibilità, della medianità e dello sviluppo delle facoltà psichiche, guardando qualcuno se ne prendono le sue malattie o le sue debolezze, i suoi dolori op­pure le sue qualità o le sue virtù. La legge è assolutamente ve­ra. Anche quando l’uomo guarda il sole, entra in azione que­sta legge magica e così comincia ad assomigliargli. Voi tutti che vi recate a guardare il levar del sole, un giorno diventerete come lui, a condizione che lo sappiate guardare nella maniera giusta. Per diventare come il sole bisogna guardarlo con mol­to amore, con molta fiducia; così diverrete più luminosi, più amorevoli, più vivificanti e quando vi troverete fra la gente, diffonderete intorno a voi luce, calore e vita. Se per anni con­tinuerete ad andare consapevolmente verso il sole, questa leg­ge si manifesterà con grande potenza e ognuno di voi diverrà veramente un sole. Vedete cari fratelli e sorelle quanto è importante andare ogni mattina a contemplarlo con una coscienza illuminata, co­noscendo il significato e il valore di ciò che fate soprattutto sapendo che, poiché il sole è il centro del suo sistema, guar­dandolo, vi avvicinate al vostro centro di cui avete perduto consapevolezza sebbene sia sempre presente in voi. È il sole che rianimerà il vostro centro, lo risveglierà magicamente, poiché egli stesso è un centro. Quando lo avrete ritrovato, po­trete ristabilire l’armonia con le correnti di energia e di vita che vi attraverseranno. Ecco dunque perché è importante es­sere presenti al suo sorgere. Se continuate a venire ogni mattina con molto amore e molta devozione, capirete che il sole è veramente una perso­na a modo! Ve lo assicuro; una persona molto distinta. Aggiungerei persino che è un tipo simpatico! Penserete che questo è un modo buffo per parlare del sole. Forse, ma sto usando tutti i mezzi che’ ho a disposizione per farmi capire. Lo sapevate che anche il sole pratica lo yoga? Sì, pratica tutti gli yoga. Per esempio, il Karma-yoga, lo yoga dell’azione disinteressata; egli dona, dona senza attendersi alcuna ricom­pensa, non vuole né denaro né ringraziamenti, dona gratuita­mente. D’altronde, gli Iniziati hanno scoperto il Karma-yoga proprio osservando che il sole dona tutto gratuitamente e fa germogliare e crescere tutto, nutre il mondo intero e trova fe­licità nella sua generosità. Ora spetta a noi praticare nella stessa misura questo grande e straordinario yoga, il Karma-yoga. Il sole pratica anche lo Jnani-yoga, lo yoga della conoscen­za. Egli guarda, osserva, conosce tutto; nulla gli è celato, per­ché manda i suoi raggi ovunque illuminando tutto ciò che esi­ste, proprio come la luce di un faro straordinario che brilla da 150 milioni di chilometri di distanza e ci osserva. Egli si dedica inoltre al Bhakti-yoga, lo yoga dell’amore e della devozione, poiché è adorando il suo Creatore che svolge bene il proprio compito. Il sole è in un continuo stato di tale adorazione e di tale effervescenza, che il suo amore, la sua lu­ce e tutta la sua riconoscenza per l’Eterno non possono fare altro che espandersi attraverso lo spazio e giungere fino a noi. Per quanto concerne il Kriya-yoga, lo yoga della luce, chi lo potrebbe praticare meglio del sole? Luminoso e irradiante, il sole non fa che proiettare luce intorno a sé! E poiché ha ot­tenuto il massimo successo, è diventato maestro in questo yo­ga e occorre andare da lui per impararlo. E l’Agni-yoga, lo yoga del fuoco? Il sole stesso è fuoco e lo distribuisce a tutti coloro che lo vogliono per accendere il proprio cuore, la propria candela. Egli è la perfetta personifi­cazione dell’Agni-yoga. E che dire riguardo allo Chabda-yoga, se non che il sole è il Verbo? Ciò che ancora non si è compreso è che canta; sì, canta, parla, insegna, ma non si è ancora riusciti a sentirlo. Solo qualche tempo alcuni scienziati si sforzano di decifrare le onde sonore che emana; con i loro apparecchi hanno già captato certi suoni, ma non sono ancora riusciti a inter­pretarli. Sì, c’è una musica che viene dal sole, la più bella di tutte; il sole parla, canta, crea. Verrà il giorno in cui gli scienziati potranno registrare la sua musica e quella dei pianeti. Mi chiederete se il sole pratica lo Hatha-yoga. Sembra in­fatti che abbia trascurato questo yoga e che abbia lasciato agli uomini la pena di curvarsi, di contorcersi, di piegarsi. Tuttavia, si dice che il sole sorge e tramonta. Non lo fa rapi­damente, non ha fretta, ma si tratta lo stesso di piccoli esercizi di Hatha-yoga. Ecco quello che volevo dirvi oggi, cari fratelli e sorelle; è breve, ma molto importante. Quando guardate il sole, la vo­stra anima ne assume la forma. In seguito vi spiegherò come guardarlo e vi dirò in dettaglio che cos’è il sole poiché è un mondo abitato da creature, con case, palazzi, alberi, città, oceani. Un mondo con una cultura che supera l’immaginabi­le! È la terra più bella, la Terra dei Viventi di cui parlano i Salmi, dove è detto: "Io camminerò davanti all’Eterno nella Terra dei Viventi". I viventi sono gli esseri immortali, eterni, coloro che abitano già nella luce. Essi abitano nel sole e sono loro che ci mandano la luce. Il sole è un mondo straordinario, popolato da angeli, arcangeli e da divinità. Partendo dal sole, quegli esseri vanno a visitare altri pianeti per lavorare e aiuta­re le creature; poi ritornano. È un’organizzazione meravi­gliosa e, sovente, creature molto intelligenti, molto belle e molto potenti vengono fin qui per visitarci. Voi credete che l’universo sia una macchina assurda, priva di anima e di intelligenza. Tutto è intelligente nell’universo, tutto è vivo, tutto è colmo di significato, tutto è bello! Come faccio a saperlo? Non ho il dono dei veggenti o delle carto­manti per dirvi ciò che contengono la vostre tasche, quanti bambini illegittimi avete o quanti debiti. Non domandatemi queste cose, non ne so nulla e nemmeno mi interessa. Vedo invece un universo popolato da creature molto intelligenti, molto belle, molto potenti; creature che vengono, che vanno, che trasmettono informazioni e messaggi, che portano aiuto. Ovunque, sulle pietre, sulle piante, sugli animali, sulle acque, sulle stelle, vi sono esseri che non smettono mai di lavorare. In avveni­re, il mondo intero andrà ad attingere dal sole forza, calore, amore e coraggio. Si abbandoneranno le altre fonti di energia, che già cominciano a esaurirsi e ci si dirigerà verso la sorgen­te inesauribile: il sole. Si illumineranno le città, ci si scalderà, si faranno viaggi grazie all’energia solare e persino ci si nu­trirà con la luce del sole, poiché se ne faranno degli alimenti.
Cercate di pensare al sole piuttosto che a tutte quelle cose che vi trascinano verso la periferia, dove siete sempre tormentati, schiacciati. Dirigetevi verso di lui, verso l’unità, verso la semplicità, ver­so la chiarezza!
Omraam Mikhaël Aïvanhov



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