25 novembre 2011

- EVOLUZIONE SÌ, MA SENZA SELEZIONE



Le Scienze Biologiche, Fisiche e Matematiche stanno svelando un percorso evolutivo della realtà ina­nimata (mondo minerale) e animata (mondo vegetale e animale) che esclude il caso e il caos dai loro processi formativi (nulla è a caso). C’è una precisa determinazione originaria dell’architettura vivente. Essa è stabilita da regole geometri­che che si susseguono dall’infinitamente piccolo (particelle subatomiche, atomiche, molecolari) fino ai sistemi viventi più evoluti (ad esempio l’organismo umano). Non è quindi la casualità (salti evoluzionistici) o la selezione naturale (prevale il più adatto o il più forte) a stabilire le forme e le funzioni biologiche sempre più evolute, ma la comunicazione che le singole par­ti hanno tra loro in base ad un progetto architettonico già inscritto in essa (Simmetrie Architettoniche).
La combinazione di particelle e schemi più semplici in strutture e funzioni sempre più complesse sono possibili tramite dei messaggeri molecolari che interscambiano lo schema del progetto (autoassemblag­gio). Più gli organismi sono complessi più sono evidenti le simmetrie architettoniche che vi sottendono.
L’esempio più evidente è la formazione dell’embrione umano: se le cellule embrionali vengono se­parate tra di loro possono continuare a dividersi, ma, senza informazioni reciproche, sono incapaci di procedere nello sviluppo organizzativo finale e perdono di specificità, non hanno, cioè, comunicato chiaramente tra loro che appartengono ad un progetto originario comune. E’ così impossibile la for­mazione di organi strutturati con una gerarchia cellulare (cervello, cuore,…) e quindi successivamente di organismi complessi, cioè formati da una gerarchia sensata di organi (il corpo umano vivente e completo).
Nell’embrione, poi nel feto e ancora nel neonato possiamo così vedere l’evoluzione spontanea dal semplice al complesso solo tramite la comunicazione tra le unità elementari, in base a un progetto già inscritto in essa. L’ologramma, ovvero il tutto, è già nella singola parte. L’ordine e le simmetrie da una parte e le gerarchie dei sistemi, dai meno ai più complessi, dall’altra permettono, quindi, l’evolvere della realtà fisica che percepiamo. In tutto ciò non esiste lotta o com­petizione che seleziona il migliore. Tutto esiste necessariamente e non casualmente, cioè in base alla necessità di una forma che soddisfi una funzione. L’interrompersi di questo ordine e di questa armonia evolutiva crea l’involuzione e la distruzione del sistema in questione. E tutto ciò è visibile nelle Costellazioni Familiari, dove gli Ordini dell’Amore sono il rispetto gerarchico di chi viene prima (i grandi) rispetto a chi viene dopo (i piccoli). Nasce, così, un ambiente interno cellulare sempre più fortemente organizzato e costante ed un ambien­te esterno dove tutto fluttua ed è variabile.
E nelle Costellazioni Familiari è visibile un’altra analogia con la Biologia. Organismi viventi unicellulari infettano (“vengono ospitati da”) altri organismi viventi con una differente storia evolutiva, per meglio rafforzare e stabilizzare il proprio ambiente interno, contro la variabilità dell’ambiente esterno. In altre parole è una unione di stirpi diverse. Reciprocità, mutuo sostegno, fedeltà al progetto comune sono i mezzi con i quali questi organismi viventi garantiscono lunga vita alla propria specie-progenie. E que­sto è riscontrabile nelle Costellazioni Familiari, dove la fedeltà di branco, di tribù è spesso la chiave per osservare con chiarezza quel sistema familiare.
Quello che Bert Hellinger, con le Costellazioni Familiari, ha reso evidente è che le scale dimensionali dei vari piani di realtà assumono tutte la loro struttura in base a quei principi organizzativi che la na­tura stessa ha sviluppato al fine di sostenere la Rete della Vita (la Teoria della Complessità dei fisici o la Dinamica Non-lineare dei matematici).
E proprio la dimensione umana, tra quelle che conosciamo, è la più vicina all’energia primaria, che è il Progetto Architettonico Sistemico Originale.
Ciò che non è al suo posto nell’Ordine Sistemico è in dissonanza con il processo dinamico (autoevolu­zione continua) che è la Vita stessa. Vita che è l’istante dello spazio infinito sotteso tra i due poli di una situazione temporale in permanente antitesi: nascita-morte, maschile-femminile, vuoto-pieno, positivo-negativo, forma-funzione, simmetria-assimetria.
Nelle Costellazioni Familiari l’osservatore facilita il ritorno alla simmetria (la forma originaria del pro­getto architettonico) dall’asimmetria, che rende necessaria la funzione, cioè la Reazione Biologica Sen­sata (disordine o malattia), ben descritta da Ryke Geerd Hamer nelle sue “Leggi Biologiche”.
In parole più semplici: se in un albero genealogico qualcuno si mette in un posto sbagliato, ad esempio il grande al posto del piccolo o viceversa, l’asimmetria così generata ha bisogno di una crisi funzionale, ad esempio una cosiddetta malattia, per ripristinare la simmetria del sistema e la sua evoluzione, cioè il ritorno, su una scala a spirale, alla forma del Progetto Architettonico Sistemico Originale.
È così che la funzione è generata dalla asimmetria e la forma dalla simmetria, in perpetua costante alternanza in tutto l’Universo. E la
Pura Energia (Ordine, Tutto, Architettura Originaria, Unità, Divino o comunque si voglia chiamare) è ciò a cui tende l’evoluzione del mondo reale.
Leopoldo Mancaniello

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