7 ottobre 2011

- GLI ASTRI DEL TEMPIO













Caro Marco,
Anche se ho atteso molto, alla fine ho avuto la tua lettera. L’ho letta con la solita attenzione e credo di aver compreso che la mia descrizione del Tempio in chiave cabalistica non ti sia proprio piaciuta. Certo, sei cauto e gentile come al solito. Ma mi dici chiaramente che questa interpretazione ti sa di misticismo e di esoterismo un po’ esasperato. Bene. Ti sono grato per la sincerità. Ed io che speravo che cominciassi a studiare la Cabala. E’ un problema. Mi hai messo in crisi e sono costretto a chiedermi: Esiste un’altra possibile lettura del simbolismo globale del Tempio? Sarà possibile trovare uno schema “più scientifico” ? Uno schema in cui, in un qualche modo, si inserisca un’analisi “più verificabile” ? E non debba richiedere, oppure ne richieda molto meno, un atteggiamento di accettazione passiva? Come al solito, si tira in ballo il problema della certezza e della dimostrazione inconfutabile. Tu sai, però, che, spesso, si tratta di pura utopia, ed io non pretendo di possedere la verità. Nonostante tutto, non mi sono tirato indietro e mi sono messo al lavoro. Ciò che leggerai non ha nulla di “mistico”, anzi… Se poi sarai costretto a fare qualche elementare verifica astronomica, ti prego questa volta non te ne lamentare… e studia. E non dimenticare un po’ di filosofia e di simbolismo alchemico.
Buona lettura.
Con un triplice fraterno abbraccio.
P.
Qualche volta ti sembrerà di perdere il filo del discorso. Prima di andare avanti, osserva più attentamente la figura relativa e … rifletti un po’.
Da Torre Annunziata, Epifania dell’Anno 2004

La vera lingua universale, l’Araba Fenice a lungo cercata, è fatta di Simboli. Come ogni Parola deve necessariamente avere uno o più significati perfettamente definiti, così i Simboli sono significanti soltanto se, presi singolarmente, non contengono elementi di contraddizione. I Simboli vanno letti con la ragione ed interpretati con la sensibilità1. Non possono essere oggetto di pura contemplazione, né fantastica né metafisica. Di speculazione filosofica senz’altro. Nel Tempio e nel Gabinetto delle Riflessioni esistono Simboli che possiamo definire semplici e Simboli complessi. Il Compasso e la Squadra li possiamo definire Simboli semplici. Squadra e Compasso, uniti, costituiscono un Simbolo complesso. Il maggior Simbolo complesso, più ampio e polisemico, presente nel Tempio è
costituito dall’insieme degli Astri che vi sono rappresentati: il Sole, la Luna, il Pentalfa, lo Zodiaco ed il Cielo stellato. I segni astrologici, Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci, indicano delle precise zone del cielo dell’ampiezza di 30 gradi lungo il tracciato dell’Eclittica 2. Duemila anni fa a questi segni corrispondevano perfettamente le costellazioni relative. Per la precessione degli Equinozi il punto vernale (γ)3 non cade più a 0° Ariete ma a circa 0° Acquario. Questo per quanto riguarda la valenza “astronomica”. La valenza “astrologica”, invece, rimane immutata. Permettetemi un inciso: quali conoscenze astronomiche dovevano necessariamente possedere le prime civiltà per definire il tracciato dell’Eclittica inclinata di 23° 27’ 8’’ rispetto al piano equatoriale ? E come conoscevano la posizione del Sole nel susseguirsi delle stagioni ? Intanto Berosso, Critodemo, Aristarco di Samo e Talete di Mileto ben sapevano della sfericità della Terra e della sua orbita intorno al Sole. Erano, poi, anche capaci di prevedere le eclissi solari.
Iniziamo ora il nostro viaggio tra gli astri del Tempio. Il Gabinetto delle Riflessioni sarà la nostra prima tappa. Sulla parete del lato Est è rappresentato il segno dell’Ariete, Segno di
Fuoco. Vi è, poi, una scritta: “Se tu perseveri sarai purificato dagli elementi 4, verrai fuori dall’abisso delle tenebre“. Questo è un invito a non indulgere nel lato negativo del “carattere” Ariete. Vi è dipinto un gallo, chiaro simbolo di risveglio e rinascita. Sulla parete del lato Sud c’è il segno del Capricorno, Segno di Terra: La scritta corrispondente è “Se tieni alle distinzioni umane, vattene”. Quindi un invito a sentirsi tutti fratelli, senza alcuna distinzione 5. Ad Ovest la Bilancia, Segno d’Aria: “Se la curiosità ti ha condotto qui allora esci”. Al Nord, al segno del Cancro Simbolo dell’Acqua, corrisponde la scritta : “Se la tua anima ha provato spavento, non andare oltre” 6. V. I. T. R. I. O. L.
”Visita interiora Terrae rectificando invenies occultum lapidem” 7 Come si è visto, nel Gabinetto delle Riflessioni troviamo i primi messaggi astrologici. Questi esprimono forti e severe valenze etiche. Vi si riconoscono chiaramente il “messaggio stoico” e “la saggezza epicurea”. Invitano a realizzare una profonda autovalutazione, utilizzando uno schema “astrologico - alchemico”, in cui, evidentemente, vengono anche riportate le valenze negative dei segni “cardinali” (Ariete-Bilancia, Cancro-Capricorno). Vi sono, poi, riportati i glifi dei Quattro Elementi (Fuoco – Aria – Acqua – Terra) 8. La parete Nord reca, ancora, i glifi dello Zolfo 9 e del Sale 10. In questo Gabinetto si suole “fare Testamento”. Se si tiene conto di ciò, non è difficile scoprire una chiara analogia con la “confessione del defunto”, come riportato nel Libro dei Morti degli Egizi 11.
Il Tempio
Cerchiamo, ora, di passare ad una dimensione esclusivamente zodiacale. Avremo lo schema seguente. Al lato dell’Oriente corrispondono due segni astrologici: L’Ariete e i Pesci. In corrispondenza di questi segni c’è il Sole in Ariete e la Luna nei Pesci. Qui siede il Maestro Venerabile. Astrologicamente, il Sole in Ariete è in esaltazione 15. La Luna in Pesci è altrettanto in esaltazione 16. La congiunzione Sole – Luna è sinonimo dell’unione
“del fisso col volatile”.17 Alla parete Ovest corrisponde il segno della Vergine e il segno della Bilancia. Ed è qui che siede il Primo Sorvegliante, proprio alla fine del segno della Vergine, il segno della remunerazione del lavoro, della raccolta dei frutti. “Il Fratello Primo Sorvegliante siede all’Occidente per mandare i fratelli contenti e soddisfatti a gloria e onore dell’Ordine (… raccoglie i frutti, diciamo …)”. Alla parete Sud siede il Secondo Sorvegliante, alla fine del segno dello Scorpione Leggiamo, ora, questi simboli più in profondità. Al Maestro Venerabile corrisponde il Neter Atena, che è anche un noto simbolo di “Saggezza”.18 Al Primo Sorvegliante corrisponde il Neter Venere che simbolizza la “Bellezza”, il compimento estetico ("tutto è giusto e perfetto") e, nel Tempio, Venere si trova qui19. Al Secondo Sorvegliante 20 corrisponde, invece, la Forza. La forza misurata, controllata, giusta e saggia di Giove. In Sagittario ha il domicilio Giove. Il Fratello Secondo Sorvegliante, invece, “osserva il Sole al suo meridiano e manda i fratelli dal lavoro alla ricreazione e dalla ricreazione al lavoro, … cioè il giusto riposo, la gioia meritata, in coerenza con il segno di Giove. Ora. esistono quattro punti che possono essere individuati sulla proiezione dello Zodiaco sul piano terrestre. La loro distanza angolare, in successione, è di 60 e 120°. In Astrologia queste distanze si chiamano “aspetti” . 60 e 120° si definiscono “aspetti positivi”. Questi punti sono simmetrici rispetto agli assi dello Zodiaco. Il Tempio è orientato secondo gli stessi assi: l’asse Equinoziale e l’asse Solstiziale. Congiungendo questi punti si ottiene un rettangolo, ossia la pianta del Tempio.
“ Che la Sapienza illumini il nostro lavoro! ”
“ Che la Bellezza lo irradi e lo compia! ”
“ Che la Forza lo renda saldo! ”
siamo al momento di fondazione del Tempio. Ed è così che possono iniziare nel modo giusto e corretto i lavori dell’Officina.
Il Pavimento a Scacchi, la Costellazione di Orione, Sirio e la Volta Celeste
C’è da chiedersi, ancora, che cosa possa significare il Pavimento a Scacchi 21. La costellazione di Orione le cui principali stelle sono disposte ai vertici di un rettangolo, da tutte le popolazioni antiche veniva rappresentata con un disegno a scacchi. Gli indigeni della Polinesia ed i Dogon dell’Africa impiegavano questo glifo 22. Non lontana vi è una stella tra le più brillanti del nostro firmamento, Sirio. Su questa stella gli antichi egiziani regolavano la loro vita sociale e religiosa. Col sorgere eliaco di Sirio 23 iniziava la piena del Nilo, il ché seimila anni fa si verificava ai primi di giugno. Che significa sorgere eliaco? Significa che all’alba Sirio sorge poco prima del Sole e preceduto dalla Costellazione di Orione, prossima al meridiano del luogo, ossia vicina alla sua elevazione massima. Mi spiego meglio: ponendoci con Sirio alla nostra sinistra avremmo Orione di fronte, sulla nostra testa. Se rapportiamo questa situazione all’interno del Tempio, a sinistra avremo il Pentalfa, sulla nostra testa la volta stellata e sul pavimento il glifo di Orione con Le tre Luci, sistemate in una posizione molto simile a quella delle tre stelle che formano la Cintura di Orione. 24 Sirio simbolizza anche la stella dell’Iniziato e nei testi di ermetismo attendibili (parlo di ermetismo e non di essoterismo), il nostro Pentalfa è “La Stella dell’Iniziato”.25 La Volta stellata … il Manto di Iside, della Grande Madre degli Egiziani, la Vedova per eccellenza 26. Non ci diciamo forse noi I Figli della Vedova ?
Dove siamo 27
A questo punto proviamo anche a dare una risposta ad una domanda che nessuno più si pone. Noi ci chiediamo: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, ma manca l'altra domanda, la prima: dove siamo? Questo discorso ci permette di individuare il famoso punto geodetico, Vale a dire il punto della Terra in cui ci troviamo 28. Per individuarlo basta semplicemente guardare le stelle, Sole compreso, nel loro passaggio sul meridiano del luogo. 29 Potremmo dire che il 2° Sorvegliante sia anche, o soprattutto, il guardiano delle stelle. Gli si chiede quale ora sia “al momento”. Egli con sicurezza risponderà “Mezzogiorno in punto” oppure “… mezza notte… “. Allora, pur se può essere molto probabile che non sappiamo chi siamo, che non sappiamo da dove veniamo, che non sappiamo dove andiamo, almeno abbiamo tutti gli elementi per valutare dove siamo e in che dimensione, in che contesto e, in fine, a quale scopo noi lavoriamo. …
“ e tornammo a riveder le stelle”.
Confessio, vale a dire: “un po’ di autocritica”.
C. G. Jung. Tipi psicologici. Newton Compton Italiana.
Proiettare vuol dire trasferire un contenuto soggettivo in un oggetto.Esso è un fenomeno di dissimilazione giacché un contenuto è alienato dal soggetto ed in qualche modo s’incarna nell’oggetto… La proiezione si fonda sull’arcaica identità di soggetto ed oggetto; ma si può parlare di proiezione solo quando appare la necessità di distaccarsi dal soggetto… La proiezione attiva si manifesta anche sotto forma di giudizio, che ha per scopo di dissociare il soggetto dall’oggetto; un giudizio soggettivo, considerato come un fatto reale, è separato dal soggetto e trasferito nell’oggetto… … La proiezione, senza la quale non potremmo riconoscere nulla, è anche l’ostacolo principale sul cammino delle verità. …
… principia explicandi non sunt multiplicanda praeter necessitatem…

Paolo Marino

1 Come per qualunque altro linguaggio, quello dei simboli ha diversi livelli di espressione e di significati, in funzione della sensibilità e della ricchezza culturale soggettiva.
2 30°X12=360°, ossia un cerchio completo. (O. Neugebauer: “… furono precise ragioni matematiche quelle che indussero a introdurre un grande ciclo ben definito, che misurava esattamente la progressione del Sole e dei pianeti rispetto a sezioni lunghe esattamente 30 gradi. Anzi, lo Zodiaco non fu mai altro che un’indispensabile idealizzazione matematica e venne usato esclusivamente ai fini del computo astronomico.” In G. Pettinato. La scrittura celeste. Oscar Saggi Mondatori). La datazione dello Zodiaco risale, nella cultura sumerica, al III millennio a.C. Negli scavi di Babilonia sono state rinvenute tavolette di argilla, risalenti al 747 a.C., che recano delle osservazioni astronomiche tanto precise da superare le possibilità dell’occhio umano. In una tavoletta viene citato uno strumento ottico che non si esita definire
cannocchiale (In G. Pettinato).
3 Punto vernale: corrisponde all’intersezione primaverile tra l’Eclittica e l’Equatore celeste. Il punto opposto è quello autunnale. Sono indicati con una freccia rossa
4 E’ proprio vero che le verità più “nascoste” spesso sono sotto gli occhi di tutti! Si dovrebbe imparare a “vedere” oltre che a guardare, passando oltre. Mi riferisco all’Iniziazione.
5 Il “vizio” del Capricorno è costituito dalla frenesia dell’accumulo di beni materiali, i “metalli”, e dall’egoismo. Le distinzioni umane si riferiscono a quelle fondate sui beni posseduti.
6 Il cammino “iniziatico” non è per i pavidi, sia di mente che di cuore.
7 Di quale “PIETRA” si tratta? Forse di quella che costituisce il nocciolo del proprio “SE”. Trovarla, quindi, significherebbe realizzare la propria INDIVIDUAZIONE. “L’ndividuazione, dunque, è un allargamento della sfera della coscienza e della vita psichica cosciente”. (C.G. Jung. Tipi psicologici. Newton Compton Italiana).
8 Ogni trasmutazione si realizza mediante il lavoro sugli Elementi. I propri Elementi. Forse vi è anche sottinteso l’invito a guardarsi, come per i segni astrologici, dal loro aspetto negativo.
9 E’ il principio generatore maschile. Esso manifesta la Volontà celeste e l’attività dello Spirito. Nel paganesimo è strumento di purificazione. Per gli alchimisti è il calore della terra, il fuoco realizzatore imprigionato nel nocciolo di ciascun essere. Questo fuoco è considerato dai massoni come come un aspetto della luce creatrice corrispondente alla Livella, simbolo dell’uguaglianza originale, all’iniziativa maschile e al Sole. (Nadia Julien. Il linguaggio dei simboli. Oscar Saggi. Mondatori)
10 Il suo simbolo si riferisce alla legge delle trasmutazioni fisiche come alla legge delle trasmutazioni morali e spirituali. E’ un simbolo di saggezza e di ponderazione. Feconda lo spirito. (Nadia Julien)
11 “Io non ho commesso colpe contro gli uomini …” In sintesi: E’ un invito a prendere coscienza di se stessi ed a valutare se si è pronti per l’Iniziazione. E se la si merita. Nessun giudice, oltre se stesso, interverrà in questa decisione. “Libero e di buoni costumi”.
12 Nella figura seguente è rappresentato il Tempio in pianta, circondato dai segni dello Zodiaco posti sulle pareti. All’origine, il tempio era il settore designato dagli auguri per l’osservazione del passaggio degli
uccelli, considerati messaggeri celesti. Poi è stato l’edificio in cui si praticava questa osservazione, riproduzione fedele del “tempio del cielo” o spazio celeste, che l’indovino etrusco divideva in quattro sezioni determinate da due linee rette che si intersecano ad angolo retto sopra il suo capo, il “cardo” diretto da Nord a Sud e il “decumano” da Est a Ovest. Ogni settore era a sua volta suddiviso in quattro, il che dava luogo a sedici parti che ospitavano sedici gruppi di divinità. Nel tempio veniva osservato il volo degli uccelli e si classificavano i fulmini. Questa suddivisione venne adottata dai Romani per la costruzione dei loro templi e delle loro città (R. Berthelot. La Pensée de l’Asie & l’Astrobiologie. In N. Julien.Il linguaggio dei simboli. Oscar Saggi Mondatori).
13 Con l’anello azzurro si indica la Volta celeste. I due assi sono gli assi del Tempio, quello equinoziale e quello solstiziale, il decumano ed il cardo.
14 Proiezione dello Zodiaco sul piano polare terrestre. Il cerchio verde rappresenta la Terra. I due assi corrispondono a quello solstiziale ed a quello equinoziale. Sono conservate le posizioni delle Luci ed è stata aggiunta quella del Fr:. Copritore in Scorpione, segno di domicilio notturno di Marte. Ricordate, impugna una spada e difende la Loggia dai profani.
15 L. Morpurgo, Introduzione all’Astrologia: “ Il Sole forma il nucleo della personalità… Rappresenta, dunque, una fase di maturità, di completezza. Le virtù solari sono vitali e a volte anche passionali: calore umano, lealtà, coraggio, generosità, magnificenza. Possono degenerare in megalomania, orgoglio, superbia, tendenza all’ipertrofia dell’Io.
16 L. Morpurgo, Introduzione all’Astrologia; “ La Luna rappresenta l’impalcatura sensibile dell’Io e i contatti emotivi con il mondo circostante… La Luna rappresenta la mutevolezza delle reazioni dell’Io alle situazioni… Rappresenta il legame tra l’uomo e le forze misteriose della natura. Regola l’intuizione, la preveggenza, le percezioni extra-sensoriali, il senso magico e la forza magica, il fascino segreto…
17 Questo processo viene definito da Jung (Tipi psicologici. Newton Compton) “fantasia, che è, ad un tempo, sentimento e pensiero, intuizione e sensazione … La fantasia ha sempre gettato, e getterà sempre, un ponte fra oggetto e soggetto …”
18 cioè l’essenza. Non è un pianeta, …non è una persona, non è un concetto – E’ un Neter. ” Che la Saggezza lo irradi e lo compia”.
19 il riferimento più evidente lo troviamo nella frase che pronuncia il Primo Sorvegliante al momento di accendere il suo cero: “Che la bellezza lo irradi e lo compia”.
20 che è sistemato all’inizio del Sagittario. “ Che la Forza lo renda saldo”.
21 A rigor di termini dovrebbe essere molto più lungo, per praticità noi lo simbolizziamo solo in un piccolo tratto. Vedi anche Nota 12: Suddivisione in quadrati del cielo sopra il tempio etrusco.
22 G. De Santillana. Il mulino di Amleto. Adelfi.
23 La posizione del Pentalfa all’Oriente a 0° Ariete corrisponde con precisione a quella del 5500 a.C. al sorgere eliaco di Sirio. Un esercizio per voi: Provate a calcolare in che segno cadeva l’Equinozio di Primavera. (A. Gentili. La Luce di Kemi. Edit. Kemi. Milano)
24 Alnitak, Alnilam, Mintaka. Gli angoli che queste formano tra di loro sono molto vicini a quelli formati dalle tre Piramidi di Giza.
25 E’ lo schema figurativo dell’uomo a misura dell’universo… Posta tra la squadra che serve a misurare la lerra ed il compasso che serve a misurare il cielo, questa stella simboleggia, per i massoni, l’uomo rigenerato, il compagno perfetto nell’Ordine della Corporazione. Corrisponde al numero d’oro dei pitagorici … e governa la spirale logaritmica della crescita… (N. Julien)
26 Sul frontone di una chiesa, in una piccola città dell’Abruzzo mi è capitato di osservare un bellissimo mosaico in cui la Madonna era coperta da un manto azzurro scuro ricoperto di stelle. Il cielo stellato è noto come uno dei grandi Archetipi.
27 Per indicare uno spazio sacro si ricorre, anche, al termine mesocosmo. Si tratta di un’imitazione terrestre dell’ordine celeste del macrocosmo, opera del Grande Architetto. (N.R. Vlora e G. Monelli.Dalla Valle del Nilo a Federico II di Svevia.Mario Adda Editore). …Per il bene dell’Umanità ed alla gloria del Grande Architetto dell’Universo …
28 E’ questo il significato corretto dell’aggettivo “geodetico”. La geodesia fissa anche le coordinate di un punto sulla superficie terrestre. Potremmo in questi concetti intuire gli strumenti necessari per calcolare un percorso e muoversi sulla Terra. Vi è, forse, un’allusione non tanto nascosta all’Universalismo massonico. Non sarebbe infondato ipotizzare conoscenze “geodetiche” che hanno reso possibile il viaggio di Cristoforo Colombo verso le Indie Occidentali (Umberto Bartocci. America: una rotta templare. Ed. Della Lisca).
29 Ricordate? “… osservare il Sole al suo meridiano…”.
















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