27 maggio 2010

- Templari a Tomar.














Il Convento dell'Ordine di Cristo o più semplicemente Convento di Cristo a Tomar, in Portogallo, fu originariamente una fortezza appartenente ai cavalieri templari costruita nel XII secolo. In seguito alla dissoluzione dell'Ordine dei templari, avvenuta nel XIV secolo, il ramo portoghese dell'ordine si trasformò nell'Ordine del Cristo che finanziò le grandi scoperte del quindicesimo secolo. Il castello dei templari di Tomar venne costruito da Gualdim Pais, capo provinciale dell'Ordine dei Templari, attorno al 1160. Alla fine dello stesso secolo il castello venne scelto come quartier generale dell'Ordine in Portogallo. Il castello di Tomar fece parte del sistema difensivo creato dai templari per difendere i confini del neonato Regno Cristiano dall'aggressione dei Mori, che in quel periodo (metà del dodicesimo secolo) arrivava approssimativamente al fiume Tago. La famosa chiesa rotonda del castello venne eretta nella seconda metà del dodicesimo secolo. La chiesa, come altri edifici religiosi templari in tutta Europa, seguiva il progetto della Cupola della Roccia a Gerusalemme, che i crociati ritenevano erroneamente il Tempio di Salomone. Anche la Chiesa del Santo Sepolcro, anch'essa a Gerusalemme, venne usata come modello. L'ordine dei templari venne soppresso in quasi tutta l'Europa nel 1311-1312 per volere di papa Clemente V, istigato da Filippo il Bello, ma in Portogallo i suoi adepti, i beni, ed in parte la vocazione, vennero trasmessi al nuovo Ordine di Cristo, creato nel 1319 da Dionigi I. L'Ordine di Cristo si spostò a Tomar nel 1357. Uno dei più importanti Gran Maestri dell'Ordine fu Enrico il Navigatore, che lo guidò dal 1417 fino alla morte, avvenuta nel 1460. Il principe Enrico diede enorme impulso alle spedizioni pionieristiche portoghesi durante l'era delle grandi scoperte. Si suppone che anche Cristoforo Colombo abbia trovato negli archivi del monastero mappe nautiche e indicazioni utili a raggiungere le Americhe (già scoperte e visitate dal vichingo Erik il Rosso che segui una rotta artica lungo la Groenlandia).











3 commenti:

lucia ha detto...

bellissimo blog!
lo leggerò con interesse

Nicola Ferraro ha detto...

Mi fa piacere. Grazie Ciao.

ANTONELLA ha detto...

Bellissime foto e davvero se non indicavi i particolari chissàù se li vedevo.