30 dicembre 2009

- Messaggio di capodanno 2010


Carissimi Fratelli
Vorrei introdurre questo mio messaggio di Capodanno con le parole del poeta e Massone tedesco G.E. Lessing: «Massone è colui che gestisce la propria vita in modo da contribuire alla realizzazione di quell’Opera d’Arte che è la vita di tutta l’umanità. Nessuno può contribuire al bene del genere umano, se non fa di sé stesso ciò che lui può e deve diventare.» Se noi Massoni d’oggi confidiamo in questa verità, allora sul cammino verso il futuro, già intrapreso, non troveremo ostacoli.
Ogni Massone, in occasione della sua Iniziazione, si è impegnato ad assumere un comportamento positivo verso i propri simili. La forza e la perseveranza per le sue azioni le trova tuttora nei principi massonici e nei Rituali che si svolgono nelle singole Logge. In ogni fase della vita occorre attingere nuovamente a queste fonti, affinché l’insegnamento massonico rimanga sempre attuale.
Le allegorie dei nostri Rituali permettono ai Fratelli di avviarsi verso la propria realizzazione e la personale responsabilità etica. Si tratta dunque essenzialmente di un «servizio», ossia di una corresponsabilità nei confronti dell’umanità e, dunque, non la ricerca di una carriera profana in seno alla Fratellanza.
Oggi – nel nostro mondo confuso e mutevole – la possibilità di sviluppare la propria personalità, grazie al contatto reciproco con persone di idee affini, senza interessi economici o finanziari, è particolarmente importante. Ma occorre rispetto verso l’altro e, qualche volta, porsi dei limiti. Il Fratello non deve pretendere a tutti i costi i propri diritti e i propri vantaggi, deve anche saper cedere e rinunciare. Il rispetto e la stima della personalità altrui, come pure l’accettazione delle qualità dei nostri simili, sono valori che caratterizzano i Liberi Muratori.
Uno dei compiti più nobili di ogni Loggia è dunque quello di propagare e tutelare questi principi fondamentali tra i Fratelli. Ciò implica un ripetuto processo formativo da svolgere in modo consapevole e senza tregua. Dunque, nelle Logge, sulla quantità deve prevalere la qualità, affinché le idee massoniche vengano vissute nella giusta misura anche nella vita profana di tutti i giorni. La libertà di pensiero, la giustizia e la dignità dell’uomo vanno portate nel mondo profano con l’esempio di ogni singolo Fratello.
Il Massone deve confrontarsi, in modo qualitativo, con sé stesso e con il mondo che lo circonda. Se viviamo secondo i nostri principi etici e morali, agiremo in modo sensato e anteporremo il valore dell’uomo ai beni materiali.
Noi Massoni siamo consapevoli che ogni essere umano dipende dalla collettività e che può realizzarsi soltanto nel gruppo, ossia nelle relazioni sociali con il prossimo.
Collettività, però, non significa né società né ordine sociale; quest’ultime sono caratterizzate dalla storia, dall’economia, dalla politica, dalle religioni o dalle leggi. La collettività è piuttosto un’unione di persone con obiettivi comuni. L’adesione alla società è una questione di cittadinanza, l’adesione alla Libera Muratori un atto di fratellanza. Questa Fratellanza cerca di realizzare le proprie idee partecipando alla vita sociale, incrementando la responsabilità personale e sviluppando il senso del dovere verso il prossimo. Per la riuscita di questi intenti ci serviamo anche dei nostri Simboli e dei nostri Rituali.
La libertà di pensiero e la responsabilità individuale vengono vieppiù sostituite, se non addirittura ostacolate o represse, da informazioni di massa. Dobbiamo dunque incrementare l’impegno in favore degli ideali massonici praticandoli nella vita quotidiana.
Non dimentichiamoci, essere Massone è un privilegio, ma anche un impegno.
Eccoci dunque nuovamente a Capodanno pieni di speranze e buoni propositi. In questo senso auguro di cuore, a voi e ai vostri cari, ogni bene per l’Anno Nuovo.
Bruno Welti, Gran Maestro

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