18 ottobre 2010

- Cagliostro


Gli studiosi di questo personaggio possono tranquillamente dividersi in sostenitori e detrattori, comunque tanto gli uni ch egli altri concordano nel riconoscere che chiunque fosse l‘uomo passato alla storia come il Conte Alessandro Cagliostro di S. Germano, egli aveva possibilità eccezionali che gli consentivano di muoversi in un orizzonte proibito a gran parte degli esseri umani. Di queste doti Cagliostro darà dimostrazioni sbalorditive. Come non abbiamo voluto rifare il processo a Cagliostro, così non intendiamo riscrivere la sua vita; ci accontentiamo delle citazioni del Dizionario Treccani innanzi riportate, sottolineando semplicemente che esse danno per certa l‘identità di Balsamo e di Cagliostro che nessuno ha mai dimostrato e limitandoci a suggerire agli Autori delle voci del Dizionario di aggiungere qualche notizia in più su un avvenimento decisivo della sua vita: la sua iniziazione massonica. Infatti, il 12 aprile 1777 venne ammesso alla ― Loggia della Speranza ‖ numero 289, appartenente all‘Obbedienza dell‘―Alta Osservanza‖. La cerimonia ebbe luogo alla Taverna Reale, a Gerard Street nel quartiere di Sohoa Londra. In virtù di questa dignità, Cagliostro — come è storicamente provato — è entrato a far parte di sodalizi che già vantavano secoli di storia e che esercitavano una certa influenza sulla vita dell‘epoca. È stato Cavaliere di Malta, Rosa-Croce, Gran Maestro della Stretta Osservanza Templare, membro di club aristocratici, corrispondente di accademie scientifiche. Con questi biglietti da visita è passato di corte in corte, di palazzo in palazzo, ricevuto con tutti gli onori. È stato ospite del re Federico di Prussia, del re Stanislao di Polonia, di Caterina di Russia, del principe di Brunswick, del conte di Saint - Germain, dei circoli esoterici più famosi di Europa: gli Eletti Cohen, gli Invisibili della Chiesa Sconosciuta, i discepoli di Swedenborg e di Robert Fludd. A Lipsia, durante un banchetto offerto in suo onore dall‘alta nobiltà tedesca, incontra padre Pernety, il famoso benedettino francese che ha dovuto abbandonare il suo forno di alchimista nella Rue Saint - Benoit di Parigi, sotto accusa di stregoneria. Padre Pernety ha istituito un nuovo rito massonico ispirandosi alla tradizione cabalistica, a Tritemius, a Swedenborg, ad Adam Weishaupt (fondatore degli Illuminati e alle cui idee attingerà un po‘tutta la Massoneria a sfondo magico - spiritualista). Padre Pernety consacra i suoi adepti dicendo di iniziarli alla Scienza che è la prima e più antica di tutte le scienze, che emana dalla Natura o meglio che è la stessa Natura, professata nell’arte e fondata sull’esperienza. Cagliostro subisce profondamente il fascino di queste teorie che gli consentono di riunire in una sola filosofia le sue inquietudini teologiche e la sua prepotente vocazione per il mistero: nasce così il suo famoso Rito massonico Egiziano, sul quale mi corre l‘obbligo di qualche modesta in formazione.
2 – Il sistema della Massoneria Egiziana
… fra i numerosi documenti, sequestrati a Cagliostro all‘epoca del suo arresto ad opera dell‘Inquisizione, vi era anche un ― Rituale‖ (forse originale e in francese) che, insieme al resto fu bruciato in Piazza della Minerva, a Roma. Il S. Uffizio ebbe però cura di farne fare la traduzione italiana — come si rileva dal Ms.245—e che forse esiste ancora sigillata negli archivi vaticani, insieme alla documentazione originale del processo. Il Ms.245 ne contiene numerosi passi e un accurato sommario. Il rito Egiziano — nelle due versioni maschile e femminile —si inserisce in quella visione della iniziazione — peraltro, anche massonica —la cui idea motrice è la realizzazione dei ― piccoli misteri , attraverso i quali, l‘uomo,― caduto,― degenerato, ritorna al suo stato ― umano, alla sua natura di Uomo degno di questo nome. La ― realizzazione ‖, secondo Cagliostro, avveniva in tre tappe (apprendista, compagno e maestro), nelle quali sostanzialmente si perveniva alla conoscenza disé, alla cognizione della materia di cui si compone l‘universo, nonché alla completa padronanza del proprio spirito e del proprio corpo, con la capacità di dominare le reazioni, le passioni e di controllare i piaceri e i dolori conquistando così la tranquillità interiore e la immobilità esteriore. Tutti gli adepti erano tenuti all‘osservanza di sei comandamenti (amore di Dio, rispetto del sovrano, della religione e della legge, l‘amore del prossimo, la fedeltà e la devozione all‘Ordine e la totale sottomissione alle regole del rito) nonché all‘obbedienza di tre imperativi ( latolleranza, rispettosa dell’universalità di tutte le religioni, della dignità umana e del desiderio del bene sotto tutti i cieli; il segreto, forza della meditazione in silenzio, chiave di ogni azione iniziatica, legge degli antichi misteri; il rispetto della natura, immensa verità degli alchimisti, i quali sanno che in essa è celato il segreto della creazione di Dio ……

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