26 aprile 2010

- IL MAGLIETTO E LO SCALPELLO


Con l’Iniziazione massonica si ritrova la “Libertà di pensiero” e con gli “Utensili” che ci verranno forniti durante il viaggio taglieremo “la nostra pietra” così come ciascuno di noi la intende. Proseguendo il nostro viaggio nel vasto mare della simbologia massonica, approdiamo sulle sponde di altri due simboli che saranno essenziali per svolgere il nostro lavoro: il maglietto e lo scalpello: strumenti di lavorazione per la “nostra pietra”. Il maglietto è il primo strumento col quale entriamo in contatto all’inizio del nostro percorso; durante la cerimonia di Iniziazione il Fratello Esperto, su indicazione del Maestro Venerabile, ci conduce alla pietra grezza sulla quale cominciamo a battere 3 colpi ritmici, ordinati e non tesi a frantumare. Possiamo affermare che il maglietto rappresenta la volontà spirituale che attualizza e regola la conoscenza sottintesa dal gesto. E’ strumento con cui si esprime il potere sulla materia; simboleggia l’energia e la potenza, ma anche la costanza del lavoro per raggiungere il risultato desiderato. Corrisponde alla presenza di spirito, ovvero alla capacità di agire rapidamente e appropriatamente sulla materia, al controllo di se stessi, ovvero a riuscire a dosare la forza del movimento, alla perseveranza, ovvero al non fermarsi malgrado la fatica, e al coraggio, ovvero alla determinazione di rompere schemi precostituiti. In breve diremo che: il Maglietto rappresenta la forza di volontà, la ferrea determinazione ad agire per il bene, secondo quanto dettato da Virtù e Coscienza. Ma la a forza col tempo non basta, il lavoro necessità di una maggiore precisione ed occorre ricorrere allo scalpello. Esso è simbolo di una conoscenza che distingue, cioè della facoltà di scegliere volontariamente in base a motivazioni serie, scaturite dalla ragione e oggettivamente verificabili. Se il lavoro di taglio rappresenta un aspetto negativo in riferimento alla caduta del superfluo, è al contempo positivo, in quanto sottraendo cerca di dare alla pietra la forma cubica che noi vediamo. Simbolo di determinazione, lo scalpello, è l’utensile del discernimento, virtù fondamentale in ogni ricerca in cui vi sia la volontà di pervenire a un’opera correttamente compiuta. In breve possiamo sostenere che : lo Scalpello prefigura il discernimento, cioè la capacità di distinguere le parti utili della pietra, essenziali alla costruzione, da quelle inutili. Non a caso, discernimento deriva dalla radice latina sec, da secere, tagliare (da cui dissecare, scelta, sacro, ecc.). L’Apprendista deve sapere trovare in sé il coraggio e la forza necessari a “scolpire” la pietra, ovvero sé medesimo. Alcune “asperità” potranno essere difficili o dolorose da togliere, specialmente quando il Massone dovrà rispondere del proprio lavoro al più severo dei giudici: se stesso. La combinazione forza di volontà e capacità di discernimento produce il graduale perfezionamento dell’opera attraverso l’ interazione dei due strumenti. Così, se il Maglietto esprime la volontà di agire, lo Scalpello simboleggia la conoscenza e la scelta di ciò che deve esser fatto, di contro a ciò che deve essere evitato. Se la Squadra e il Compasso ci ricordano l’indissolubile legame fra Materia e Spirito, fra Terra e Cielo, lo stretto legame fra macrocosmo e microcosmo, il Maglietto e lo Scalpello ci indicano come la combinazione fra l’azione e il pensiero sia la strada per il compimento dell’Opera. Se il Massone vive fra la Squadra e il Compasso, lavora con Maglietto e Scalpello.
Enzo Heffler

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