21 gennaio 2011

- ALEISTER CROWLEY


Boleskine House è immersa nel verde iridescente della Scozia, sulla riva di un lago misterioso e mitico, Lock Ness. La villa, dall’architettura tradizionale anglosassone, estesa lungo un unico piano, è ormai leggendaria. Nel 1899 Boleskine House fu acquistata da Aleister Crowley, probabilmente uno dei più grandi alchimisti e padre fondatore del moderno occultismo. L’acquisto compiuto per un’ingente somma di denaro, era dettato da precise esigenze rituali. La villa aveva, infatti, la struttura perfetta che secondo il Libro della Sacra Magia di Abramelin il Mago avrebbe permesso di compiere a Crowley, in un’ala interamente adibita a tempio, i rituali per le Operazioni di Abramelin. Aleister Crowley, nato in Inghilterra nel 1875 da una famiglia di cristiani evangelici integralisti, iniziò la sua indipendenza dalla famiglia d’origine, ottusa e chiusa, studiando filosofia al Trinity College dell’Università di Cambridge. Durante i tre anni di permanenza a Cambridge il giovane Aleister fu iniziato a pratiche occulte e mistiche, distaccandosi notevolmente dalla visione della vita religiosa e puritana, che gli era stata imposta da bambino. è proprio a Cambridge che Crowley intrecciò conoscenze con poeti, artisti, letterati e filosofi, molti dei quali dediti alla pratica magica ed alchemica. Iscrittosi successivamente all’Università, entrò a far parte dell’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata, insieme a Julian J. Baker e Samuel Liddell MacGregor Mathers, famoso fondatore dell’Ordine che a tutt’oggi ha numerose diramazioni in aggregazioni dedite alla magia nera. Negli anni della maturità Crowley, abbandonò l’Ordine dell’Alba, in seguito ad una sua scissione interna, convinto di dover lui stesso essere fondatore di qualcosa di realmente nuovo ed illuminante. Dedicò i primi anni del ‘900 a viaggiare e conoscere: dal Messico, dove iniziò ad usare nei suoi rituali, miscelati con riti iniziatici antichi del luogo, la parola abracadabra; fino a Il Cairo, dove fondò una nuova religione, chiamata Thelema che, secondo pratiche ed evocazioni articolate, doveva permettere agli adepti di entrare in contatto con le supreme divinità egizie. Lui stesso, come riporta in numerosi appunti di diari autografi, seguendo istruzioni di antiche scritture egizie, entrò in trance, sotto la guida della moglie Rose Edith Kelly, per poi mettersi in contatto sovrannaturale con il dio egizio Horus. Negli anni numerose sono state le opere da lui pubblicate, non senza difficoltà e ostruzionismo dalle case editrici. Il libro giovanile The Equinox, era un’acerba, ma accurata presentazione dei primi rituali occulti da lui conosciuti attraverso l’appartenenza all’Ordine dell’Alba. Il libro presentava inoltre aspre critiche agli oppositori all’Ordine e soprattutto alla tradizionale scuola del misticismo antico, avversa alle nuove pratiche sperimentate dalla moderna magia nera. Nel 1907, con la fondazione di un suo nuovo ordine di nome Argenteum Astrum (A:.A:.) diede inizio alla stesura di un’opera monumentale, The Holy books of Thelema. Nel 1919 crowley fu costretto a vendere Boleskine House, per esigenze di denaro. La villa però rimase nella storia come la sua più autentica dimora, dove Crowley maturò, sperimentò e condusse, in tutti i suoi più torbidi aspetti, la sua vita d’occultista ambiguo e criptico, che lo rese famoso. Ancora oggi i Thelemiti crowleyani, sparsi ovunque nel mondo, considerano il luogo alla stregua della Mecca per gli islamici. Ognuno di loro, almeno una volta nella vita, deve compiere un pellegrinaggio presso Boleskine House, assaporandone l’aria e l’atmosfera inquietante. Dopo la vendita di Boleskine, Crowley decise che, come ogni ordine religioso, anche Thelema avrebbe dovuto avere il suo luogo di culto. Arrivò quindi in Italia, esattamente in Sicilia, a Cefalù. Qui, nel cuore dell’Italia tradizionale e bigotta, sicuramente avversa alle stranezze di comportamento di Aleister, fondò la leggendaria Abbazia di Thelema. Il tempio consisteva in realtà nell’abitazione piuttosto semplice dove lui soggiornava, nella località di Santa Barbara, dove i suoi seguaci avrebbero trovato rifugio in ogni tempo. La casa, frequentata da uomini eccentrici da ogni punto di vista, fu soprannominata la Casa della Bestia, con elementari riferimenti a Satana. Lo stesso Crowley amava autodefinirsi La Grande Bestia, ironizzando sulla valenza mefistofelica che veniva data dal “popolo” alla sua figura ed alla sua attività così misteriosa. Con l’avvento del fascismo però Crowley dovette lasciare in tempi rapidi il bel paese per trovare nuova dimora nella fatiscente e malinconica Lisbona. Famoso il suo incontro con Fernando Pessoa, scrittore dalla passione smodata per occultismo e oroscopi. Sembra, infatti, che in un intreccio goliardico di situazioni, dopo il loro incontro molto familiare e di sintonia, Pessoa e Crowley organizzarono una falsa scomparsa di quest’ultimo. Pessoa, l’ultimo ad averlo visto, fu a lungo interrogato dalla polizia, allarmata per l’incredibile sparizione di un personaggio tanto scomodo, rischiando perfino la galera. Crowley riapparve a Londra dopo qualche giorno, senza che nessuno lo avesse notato nel viaggio da Lisbona a Londra. La dimostrazione della possibilità di sparire e di celarsi dal mondo. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua vita prese svariate pieghe. Allontanato dalla Germania, dove il regime nazista cercava di schiacciare tutti i movimenti indipendenti dal partito, comprese le organizzazioni di maghi e occultisti, Crowley tornò in Inghilterra, dove visse i suoi ultimi anni prima della morte, avvenuta a Hastings nel 1947 per un’infezione respiratoria. Aveva 72 anni. Nel mondo dell’occulto del nostro secolo Aleister Crowley è considerato un’autorità eccelsa. Spesso accostato ingiustamente a pratiche sataniche, riuscì a divulgare le sue opere contenenti simboli e linguaggio esoterico persino sulla stampa, con la pubblicazione di alcuni stralci di The Equinox. Scandalosamente prosaico anche nelle attività sessuali, dedito alla bisessualità, ad orgie mistiche, magia sexualis e comportamenti pubblicamente osceni, divenne con il tempo una personalità influente per tutta la cultura underground, dalla musica alla letteratura, fino al cinema. La sua stessa dimora Boleskine House fu acquistata nei primi anni ‘70 dal leggendario chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy Page, affascinato dalla figura di Crowley e famoso collezionista di oggetti a lui appartenuti. Secondo leggende metropolitane, parte dei brani contenuti nell’album Led Zeppelin III, se sentiti al contrario, richiamerebbero frasi simbolo della religione Thelemita. Celebrato nelle canzoni di Ozzy Osborne, subito dopo la scissione dei Black Sabbath, citato dai Beatles, da David Bowie, da Mick Jagger, dai Klaxons, è stato simbolo e divinità anche di numerosi ordini musicali mistici, creati da esponenti influenti della musica psichedelica, come Genesis P- Orridge, uomo androgino ed in evoluzione transgender che ha fondato nel 1981 del T.O.P.Y., Tempio Della Gioventù Psichica. Ma non è sola la musica ad aver subito il fascino di Crowley. Dai fumetti di Alan Moore (V per Vendetta) fino a Martin Mystere e al serial tv X Files, telefilm cult degli anni ‘90, Aleister Crowley continua ad essere ispirazione. Non tutti inoltre sanno che lo stesso fondatore di Scientology, Lafayette Ronald Hubbard, è stato membro thelemita. Un’ombra lunga, pesante, oscura ed importante è stata dettata da Crowley nella cultura magica moderna. Nessuno aveva fatto tanto, nemmeno Il Conte di Cagliostro. Ragionando quindi nell’ottica di questa influenza profonda e ad ampio raggio, si riesce a comprendere quanto il mistero di pratiche sconosciute ed aeree, senza la minima corrispondenza con la realtà, siano oppio per i popoli moderni, così come, secondo Marx, lo era la religione.
Laura Novak

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