25 giugno 2011

- Tempio di Poseidone

















Viaggiando da Atene verso capo Sounion lungo la magnifica strada litoranea, incontrerete alcune tra le più belle ed esclusive località balneari nei dintorni di Atene: Glyfada, Voula, Vouliagmeni, Varkiza, Agia Marina, Fokea, Lagonisi ed Anavissos. È un percorso panoramico e incantevole lungo il bellissimo Golfo Saronico con le sue isole pittoresche; vi sarà difficile resistere alla tentazione di fermarvi per una nuotata nelle acque cristalline del golfo. Oltre alle spiagge, il litorale offre località turistiche esclusive, eccellenti ristoranti e taverne tradizionali, e bellissimi paesaggi di campagna. Situato sulla punta più meridionale della costa dell’Attica, il tempio di Poseidone si erige come vigile sentinella dominando l’Egeo ai suoi piedi, maestose vestigia del patrimonio culturale del paese e simbolo di benvenuto per le navi in avvicinamento. All’imponente bellezza del tempio, il viaggiatore rapito guarda con meraviglia e rispetto, ammirando silenziosamente le pietre lisciate dal tempo e dagli elementi, a cui innumerevoli occhi si son volti in preghiera nel corso dei millenni. È certamente uno dei più bei punti panoramici della Grecia, famoso anche per la sua vista mozzafiato sul tramonto ateniese. Nel 444 a.c. su questo promontorio roccioso Pericle fece costruire un imponente tempio in stile dorico dedicandolo a Poseidone, il dio dei mari, a cui i marinai chiedevano protezione uscendo dal golfo, prima di affrontare le insidie del mare aperto. Si dice che, ancora oggi, chi sale sul promontorio al crepuscolo per contemplare lo spettacolo del sole che tramonta, senta la voce di Ulisse portata dal vento.

















24 giugno 2011

- L'oracolo di Delfi



















L'oracolo più famoso e celebrato dell'età classica era quello di Delfi. Esso sorgeva in una zona scoscesa nel cuore della Grecia centrale. Lì attorno al tempio ed alla roccia sacra era sorto l'importantissimo insieme di edifici collegati al sacrario e snodati lungo la Via Sacra: c'erano i "Tesori" dei vari popoli della Grecia, c'erano i loro monumenti e, salendo più in alto, il tempio di Apollo Pizio, il Teatro e infine, inerpicato sull'ultimo costone, lo Stadio. Sacerdotessa e profetessa del luogo era la Pizia, una giovane donna scelta tra le contadine del posto, una vergine che per tutta la durata della sua carica doveva mantenere la più stretta castità. Alcuni hanno pensato che per rispondere alle domande essa si limitasse a tirare a sorte delle fave e secondo il loro segno rispondesse alle domande. Queste dovevano venirle poste in modo semplice ed alternativo: cioè le si doveva chiedere se un dato fatto sarebbe o no accaduto, se era meglio fare o non fare una certa cosa e via dicendo. Secondo la fava tirata dal mucchio la risposta sarebe stata o si o no Questa era una forma di previsione del futuro molto semplice e molto usata in Grecia e corrispondeva un po' al lancio di una moneta per aria quando si vuol prendere una decisione, operazione per la quale non si dovrebbe andare a scomodare un dio. Può anche darsi che, come forma minore essa venisse praticata anche a Delfi, ma i grandi personaggi che ivi si recavano e pagavano fior di quattrini per avere risposte a complessi quesiti non si accontentavano certo di questa specie di gioco di società. Essi volevano la predizione completa, detta in versi e ispirata secondo tutte le regole, insomma la vera profezia con la Pizia seduta a vaticinare sul tripode posto nell'adyton dove nessuno salvo lei poteva entrare. La donna aiutata dalla solennità delle cerimonie e da una fede incrollabile in Apollo da cui si sentiva posseduta, finiva probabilmente col cadere in una specie di trance. Quando, sentendosi ispirata direttamente dal dio, essa si trovava in questo stato, inviava ai re e condottieri che ne avevano fatto richiesta i suoi oracoli e a questi gli antichi usavano attenersi strettamente.C'era naturalmente tutto un cerimoniale a cui sottomettersi avanti di poter accedere alla Pizia e, come sempre, la prima cosa da fare era pagare una discreta somma di denaro al tempio ed ai sacerdoti. Si trattava di versare una specie di tassa chiamata pelanos, poi si doveva offrire il sacrificio di una capra sulla quale dopo averla sgozzata si versava acqua fredda: se le carni non si contraevano non si poteva consultare l'oracolo: sarebbe stato pericoloso e persino mortale per la Pizia. Se invece si contraevano voleva dire che il dio Apollo accettava di profetare. In questo caso si procedeva con la cerimonia. La Pizia, dopo essersi recata alla fonte Castalia per purificarsi, entrava nel tempio e su un altare interno compiva alcune fumigazioni di alloro e farina di orzo, poi scendeva nella parte sotterranea del tempio che era dedicata alla divinazione ed era chiamata manteion. La seguivano tutti coloro che avevano chiesto le sue profezie. Passava prima chi aveva lo speciale diritto alla promantia, poi venivano gli altri secondo l'ordine che era loro capitato tirando a sorte. Arrivati in basso, tutti, compresi i sacerdoti, si fermavano in una sala a ciò destinata, mentre la Pizia si avviava sola verso l'attiguo adyton. dove si trovavano sia la statua di Apollo che la tomba di Dioniso. I sacerdoti e i richiedenti che affollavano la sala vicina udivano la sua voce ma non potevano vederla. La Pizia dava ordinatamente ad ognuno il proprio responso e questo, ci dicono gli autori antichi, era sempre "veridico" ed "infallibile". Ma le risposte di Apollo, che perciò era chiamato anche Loxias, cioè "l'ambiguo", si prestavano sempre a due opposte interpretazioni e a non capirne il vero significato si potevano avere molte brutte sorprese.
Eugenia Salza Prina Ricotti
























11 giugno 2011

- Il Baphomet









Molto si è di già discusso, spesso a sproposito, sull'iniziazione templare. Prendiamo ad esempio il sigillo detto: Baphomet. E' stato creduto persino un personaggio satanico. Ma anche questa "eresia templare" , aveva tutt'altro significato da quello immaginato dai "padri" di una chiesa profana che aveva la pretesa di giudicarli. L'ultimo Adepto che ha trasmesso la corretta interpretazione del Baphomet è stato Fulcanelli. Autore di grande capacità ed esperto del linguaggio ermetico ed alchemico in uso tra gli antichi iniziati, noto soprattutto per aver redatto: Le Dimore filosofali , trattato di simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l'arte sacra delle cattedrali e l'esoterismo della Grande Opera. Il Baphomet, dunque, è una raffigurazione antropomorfa che "rivela" una formula, i cui elementi alchemici, come s'evince dalla lettura del Sigillo sono: lo Spirito Universale Creatore, l'Opera Solis et Lunae, l'Acqua ed il Fuoco e l'elemento Zolfo associato al Mercurio (Elemento plastico, la Psiche). Questi elementi geometricamente ridisposti e nel giusto ordine di precedenza, portano alla comprensione dell'Archetipo della Chiesa Universale a cui aspiravano i Templari. L'etimologia del termine Baphomet ci viene indicata in Bapheus, tintore, ed in mes, messo; quindi il termine latino si può tradurre nel linguaggio profano in: tintore della matrice, riferendosi al battesimo simbolico di Meteo, baphe meteos, al battesimo della natura naturante o battesimo di Luce o Fuoco. Baphe tintore ed il verbo meteo, cogliere, raccogliere, mietere indicano anche la virtù di mercurio (l'elemento mobile di psiche) o la Luna dei Saggi, capacità di captare e ricevere. Si tratta dunque del Graal, contenente il vino eucaristico, liquore di Fuoco Spirituale, liquore vegetativo, vivente e vivificante introdotto nelle cose materiali. Forse è inutile sottolineare che dire "Templare" o "Rosa+Croce" non è indicare un addobbo o un mantello, come alcuni tentano di far credere, ma è un metodo rigoroso d'interpretare una vita. E chi come loro, volle indossare sulle proprie insegne quelle massoniche, in realtà non fu mai un Libero Muratore. Anche oggi, il Templare rivestito della sua corazza e con al fianco la spada si vela nell'Ordine massonico per preservare e custodire l'integrità ideologica del - Real Segreto -, senza però condividerlo con nessuno, tantomeno con coloro che da Templare amano travestirsi. Come il Fr. della Rosa+Croce, il Templare è sempre intervenuto con grande cautela nella amministrazione della parte exoterica dell'Ordine. Muovendosi, per così dire, nell'ottica d'una strategia generale, per ridurre le deviazioni procurate dalle conduzioni personalistiche, volte a volgarizzare l'accesso alla parte metafisica della cultura iniziatica. Ma per l'attento massone vi sono dei tratti che "svelano" il Templare o il Rosa+Croce, che gli si ponesse al fianco nel Tempio o in Loggia. Una volta un Maestro mi disse: per capire le capacità d'un maestro non badare tanto a quanto egli dice, né di quanta scienza è capace, ma osserva i suoi discepoli dentro e fuori il Tempio. Le loro parole, i loro gesti ed il loro comportamento saranno la vera dimostrazione del suo valore.
Athos A. Altomonte









4 giugno 2011

- Il significato dell'Esoterismo




Non è facile parlare di questo argomento. Partiamo dall’etimologia del termine. J.M.Riviere in Storia delle dottrine esoteriche collega l’origine del termine al verbo greco eisoteo, che significa far entrare, quindi “aprire una porta, offrire agli uomini la possibilità di penetrare nell'interiore attraverso l'esteriore; simbolicamente, è rivelare una verità nascosta, un senso occulto." L'esoterismo è "una dottrina segreta, un'iniziazione, una spiegazione del mondo rivelata in un contesto scelto, isolato dall'esterno e dalla moltitudine e spesso tramandata in forma orale".Altre fonti individuano la radice del termine nell’aggettivo greco esoterikòs che significa “interno, segreto”. Qualunque sia l’esatta etimologia, l’esoterismo è da sempre la tendenza ad “un insegnamento estremamente riservato, a cui venivano ammessi soltanto alcuni individui che avevano ricevuto una preparazione specifica. Gli altri, la massa, erano tagliati fuori. Gli stessi concetti, venivano appositamente ammantati di doppi significati, camuffati in più modi, quando addirittura i testi non venivano nascosti completamente alla vista, nei templi o in luoghi inaccessibili." "L'esoterismo è antico come il mondo; tutte le rivelazioni magiche presso i primitivi venivano compiute nel mistero, lontano dagli altri membri della tribù, all'ombra propizia di un bosco sacro, in un luogo appartato, oppure su una sommità isolata. La conoscenza delle tecniche che donano capacità sovrumane è sempre stata circondata dai misteri. Da lungo tempo esiste la distinzione tra il volgare, la moltitudine, il popolo ritenuto ignorante, grossolano, goffo, istintivo e gli eletti, i saggi, gli iniziati, gli adepti. Tale distinzione esisteva tanto in campo culturale come in quello religioso, e spesso l'uno si trovava ad invadere l'altro. Le tecniche di governo erano intimamente connesse con le tecniche magiche; l'ordine sociale era il riflesso fedele dell'ordine cosmico e magico della natura; il microcosmo, con la sua stabilità, assicurava l'ordine del macrocosmo. I segreti di stato, i mezzi magico-politici di dominio, i gesti rituali che asservivano il cielo erano riservati ad una cerchia ristretta, a coloro che erano degni di ricevere, conservare e trasmettere tali rivelazioni, esoteriche nella loro essenza per il fatto che avrebbero potuto dar luogo a conseguenze incalcolabili." "L'esoterismo nasce dall'assoluta conoscenza di chi ha osato per primo affrontare il peso della sapienza trafugandola agli antichi dei. All'alba della creazione l'uomo tradusse in conoscenze ciò che aveva captato dall'esterno. Durante la ricerca della ragione della propria vita il suo discernimento si svolse verso l'imponderabile, in quanto non poteva esistere soltanto il nulla. Tutto gli apparve improvvisamente, per trasmettersi dalla mente al cuore. Ogni percorso intrapreso portava l'uomo verso ricordi antecedenti: gli archetipi, solo apparentemente immobili, si manifestarono sotto forma di simboli tribali. Gli elementi avevano un'importanza fondamentale e la loro energia veniva impiegata quale legame con il tutto rappresentatati dall'universo. L'essere umano, soggetto alla grande opera divina, fu testimone di una spiritualizzazione progressiva, non diffusa alle masse ma riservata ad una ristretta e prescelta casta iniziatica. Da ciò si deduce che l'esoterismo è scaturito dalla parte più profonda dell'essere umano, restituendogli quel mondo che non poteva ricordare. Così, subito dopo le civilizzazioni preistoriche, si fece spazio alla luce dell'interiorità. Ogni interrogativo trovò un riscontro con l'inizio dei culti sacrali e delle varie manifestazioni misteriche. I grandi sacerdoti e i sommi capi detenevano il potere della conoscenza occulta, che esercitavano con grande segretezza, non condividendone con i profani che i frammenti indispensabili alla loro evoluzione. Solo chi dimostrava di essere degno di ricevere gli insegnamenti occulti veniva ammesso nella cerchia privilegiata di coloro che un giorno avrebbero guidato le tribù". "Le forme religiose ebbero sempre un aspetto essoterico e uno esoterico, esistevano l'insegnamento ad uso popolare e quello riservato a pochi. La maestà sacra del materiale religioso, dei riti temibili ed efficaci, esigeva una gerarchia dell'esecuzione, tanto quanto una gerarchia della conoscenza". Fin da subito l'insegnamento esoterico fu protetto. "Il pericolo di tale insegnamento stava nel modo di affrontare le problematiche dell'etica, della vita e della morte sotto aspetti che differivano dalle dottrine correnti". Inoltre gli iniziati, coloro che partecipavano a questi insegnamenti alternativi avevano l'obbligo del segreto perché queste conoscenze in mani sbagliate potevano causare danni gravissimi. Basta leggere alcune parole di Ermete Trismegisto. " Richiamandoti a questi principi, ti ricorderai facilmente delle cose che più a lungo ti spiegai e che qui sono riassunte. Ma evita di intrattenervi alla folla; non perché io voglia impedire che ne venga a conoscenza, ma perché non voglio esporti alle sue derisioni. Chi si somiglia si congiunge, e tra persone dissimili non può esistere amicizia. Queste lezioni devono essere udite da pochi, o presto non ve ne saranno più del tutto. Esse posseggono qualcosa di così particolare che spinge i malvagi ancor più verso il male. Guardati dalla moltitudine, perché questa non comprende la virtù di tali discorsi". Chiari dunque i riferimenti ad un possibile uso improprio delle conoscenze occulte che perciò dovevano rimanere nascoste ai più. "Queste parole di Ermete riassumono il pensiero delle diverse scuole religiose e iniziatiche; rendono comprensibile la necessita dell'esoterismo dei loro insegnamenti, le difficoltà dell'iniziazione, la severa scelta degli adepti, le rigorose regole di vita imposte ai confratelli. Esisteva l'imperiosa necessità di celare una dottrina inaccessibile, una saggezza che non fosse deformata dalla volgarizzazione". "A cosa serviva questa conoscenza? E' assolutamente necessario abbandonare la concezione intellettuale e razionalista della verità che caratterizza la nostra epoca moderna. Per quanto è possibile giudicare dagli insegnamenti tramandati fino a oggi, una conoscenza, per gli antichi, era ipso facto una regola di vita. Essi mal distinguevano la conoscenza ideologica e scientifica del mondo dal proprio personale modo d'essere; la rivelazione attraverso l'insegnamento, l'intuizione diretta o sopranormale, le gerarchie e le tecniche spirituali richiedevano una specifica condotta di vita. Le dottrine non venivano classificate, ma sperimentate. Tutto l'esoterismo era vivente, attivo, e partecipava al sacro, al magico. Ciò spiega altresì la ragione per cui ci sono riamaste ben poche testimonianze, dal momento che il segreto giurato veniva osservato rigorosamente, e gli ultimi adepti degli antichi Misteri sono scomparsi con l'insegnamento orale ricevuto che non hanno potuto, o voluto trasmettere". Lo studioso francese fa anche un confronto tra l'antica conoscenza e certi sedicenti "esperti" moderni di esoterismo. "Questa materia è piena di rischi, e ce ne rendiamo conto; per questo abbiamo sistematicamente scartato tutte le documentazioni fantasiose, intuitive o ipotetiche. Non abbiamo fatto appello- salvo rarissime eccezioni a coloro che si definiscono occultisti moderni e che pretendono di essere i successori ufficiali o ufficiosi degli antichi iniziati. E' sufficiente fare un paragone, anche senza "iniziazione", fra i grandiosi resti dei Misteri e gli insegnamenti dei moderni gerofanti; la povertà, l'ignoranza e l'indecorosità letteraria di questi ultimi permettono facilmente di giudicare le loro pretese. Sono singolarmente reticenti quando si tenta lealmente di ricostruire con loro le origini delle tradizioni di cui si ritengono i soli rappresentanti autorizzati". E' proprio per la necessità di segretezza tipica dell'insegnamento iniziatico che al giorno d'oggi si sa pochissimo del vero esoterismo. O meglio diciamo che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale non conosce praticamente niente di quell'antico insegnamento. Sono stati scritti molti libri. Nei secoli qualcosina è stata fatta trapelare, ma è praticamente nulla dell'essenza dell'esoterismo. Dall'alba dei tempi pochissimi sono stati i veri iniziati, coloro cioè a conoscenza degli antichi segreti. "Accanto alle religioni e alle forme sociali delle diverse civiltà si può trovare l'esistenza di gruppi di illuminati, di saggi, di religiosi, di filosofi, che hanno scisso la loro vita in due parti, sacrificando a volte l'aspetto mondano per un'altra forma di esistenza. Qualunque sia l'opinione che si può nutrire nei riguardi di questi ricercatori di verità e di pace spirituale, essi meritano tutto il nostro rispetto: si deve ammirare chi sacrifica tutto per un ideale".Alcuni tra questi saggi svolgono un compito fondamentale: hanno la loro professione e tali sono per il resto del mondo ma dietro a questa copertura custodiscono i segreti dell'antica conoscenza. Certi magari sono persone molto semplici, che fanno lavori umili, altri ricoprono cariche importanti, alcune religiose, altre politiche. Possono quindi essere in posizioni diverse per via delle differenti necessità evolutive. Ma tutti, dal più piccolo al più grande, collaborano alla realizzazione del piano divino. "Nei secoli l'esoterismo si alterna o si confonde con altre forme di pensiero. Nei momenti di particolare chiusura, in cui viene messa in discussione la credibilità sia delle religioni sia delle scienze, cresce il bisogno di approfondire il lato nascosto delle cose. In realtà l'esoterismo è sempre esistito, conoscendo andamenti diversi-sviluppi o restrizioni- a seconda dei momenti storici. A fasi improntate alla tolleranza (es. il Rinascimento) succedettero epoche di repressione, oscurantismo e fanatismo religioso (la caccia alle streghe). Molti scienziati studiarono a fondo le dottrine esoteriche: basti pensare ad Ashmole, presidente e fondatore della Royal Society e cultore di alchimia e massoneria; oppure a Fludd e Yeats, che si interessarono al Rosacrucianesimo. D'altra parte, anche in tempi più recenti molti scienziati si sono avvicinati al mondo dell'esoterismo e dell'intuizione (esemplare il caso di Jung). La tradizione iniziatica delle antiche scuole esoteriche è andata in gran parte perduta e non esistono scuole di livello superiore. Nel ridare vita a questi studi, ormai sviliti e confusi, e nel rileggittimarli secondo una dimensione più attuale fu determinante il contributo di Corbin, che divulgò il concetto di mundus immaginalis (un mondo intermedio che si colloca tra la materia e lo spirito). Anche Jung assunse un ruolo essenziale in questo senso, con la sua definizione degli archetipi. Grazie alla sua grande sensibilità interiore e al proprio intuito riuscì ad andare oltre l'aridità della visione scientifica. Riportò alla luce le antiche dottrine iniziatiche, alchemiche ed esoteriche, studiandone le origini e restituendo la propria nobiltà a ciò che appariva inutile e superato, sepolto sotto la polvere del tempo, schiacciato dall'ignoranza e dal materialismo più gretti. Va citato naturalmente anche l'apporto degli studiosi contemporanei che si batterono per riscattare l' esoterismo, come Antoine Faivre, René Guenon, Mircea Eliade ed Elémire Zolla.Non esistono, attualmente, nuove scuole esoteriche di livello superiore, ma solo timidi tentativi compiuti individualmente o in gruppo da persone armate di buona volontà, che attingono l'amore per le origini della conoscenza dalla propria esperienza spirituale". "L' esoterismo è basato sull'assioma che il mondo sensibile non costituisce che una piccola parte della realtà. Il compito delle dottrine esoteriche è sempre stato quello di ottenere la conoscenza del mondo soprasensibile. Per raggiungere tale scopo non si avvalgono di uno strumento razionale ma dell'intuizione che l'iniziato Dante Alighieri chiama " luce intellettual piena d'amore". Per compiere l'indagine esoterica è indispensabile conquistare la capacità si utilizzare la facoltà intuitiva, attraverso un lungo tirocinio ed affinamento delle capacità latenti nell'uomo…alla radice di tutte le cose esiste un'energia, ripartita in vari ordini e livelli, la cui natura e sostanza devono essere comprese dall'uomo, in modo che possa impiegarla. Proprio perché opera nel misterioso campo delle energie, la scienza esoterica deve mantenere il segreto, riservando agli iniziati gli insegnamenti basilari trasmessi in genere oralmente ed il possesso della chiave dei misteri. Chiunque segua la strada esoterica dev'essere scevro da settarismi e pregiudizi e favorire i rapporti tra le varie dottrine, per approfondirne la conoscenza. Esiste anche un filone esoterico individuale che interessa coloro che non sentono l'esigenza di seguire un Maestro. Si tratta soprattutto di artisti ma anche letterati, filosofi, musicisti". "Nell'epoca antica per essere ammessi alla conoscenza dei misteri bisognava ricevere l'iniziazione, …un insieme di riti e insegnamenti orali, il cui scopo è la modificazione radicale dello stato religioso e sociale del soggetto da iniziare. Al termine della prova il neofita entrava in una condizione esistenziale completamente diversa da quella precedente, ossia diveniva un essere totalmente rinnovato. La maggior parte delle prove iniziatiche implica infatti una morte rituale, seguita da una resurrezione simbolica o da una "nuova nascita". Il momento culminante dell'iniziazione è rappresentato dalla cerimonia che simboleggia la morte del neofita e il suo ritorno tra i vivi. La morte iniziatica costituisce nello stesso tempo la fine dell'infanzia, dell'ignoranza e della condizione profana. Dunque l'iniziazione è l'ingresso in una nuova vita, concepita come vera esistenza spirituale aperta ai valori più profondi dell'essere, permeata dal senso divino e dall'autentica conoscenza della vita. Tutto ciò rende possibile l'ascesa interiore che conduce di grado in grado ad uno stato d'illuminazione perfetta. Così avviene la rigenerazione dell'anima. Ma per poter veramente capire che cosa sia l'iniziazione dobbiamo riportarci agli antichi Egizi, ai Persiani, ai Frigi, ai Traci ed ai Greci, quindi alle antiche religioni misteriche che hanno lasciato una traccia nelle religioni e filosofie moderne" "L'Egitto è la fonte dalla quale tutto si diffuse, la terra dove furono iniziati tutti i grandi esseri che bussarono alle porte dei suoi templi. Pitagora apprese a Tebe la scienza dei numeri, mentre Talete e Democrito acquistarono le loro conoscenze a Menfi. Si dice che anche Orfeo trovò in Egitto tutto ciò che ricercava, e che Platone ed Eudossio passarono molto tempo ad Eliopoli per appendere sia la morale sia le scienze matematiche. Fu a Sais che Licurgo e Solone attinsero i segreti della legislazione. Insomma, i luoghi iniziatici dell'Egitto erano anche scuole in cui si imparavano le arti, la filosofia, le scienze, la morale, la legislazione, la filantropia ed il culto". E inoltre, ma non per ultimi dobbiamo ricordare tra i vari personaggi che furono iniziati all'ombra delle piramidi anche Mosè e il Re dei Re, cioè Gesù Cristo."L'iniziato è colui che vibra all'unisono con il suono dell'universo, quindi non ha bisogno della parola per esprimersi. L'obbligo di non svelare i segreti dei misteri ai quali è stato ammesso non gli è di peso, in quanto intende il silenzio come lo spazio che separa l'uomo dalla conoscenza delle cose divine. .. Inizialmente è necessaria una grande forza d'animo per imporre a se stesso un silenzio che spesso lo estrania dal resto del mondo. Macerando il proprio egoismo in lunghe meditazioni, raggiungerà un livello do coscienza del proprio sé assai notevole. La modestia e la saggezza saranno le sue compagne di colloquio. Si spoglierà d'ogni inutile orpello e di ogni parola offensiva, annullando se occorre anche la propria umanità, per ricevere quello stato di illuminazione che è il traguardo principale di tutti coloro che cercano la verità perduta. Opererà non dal vertice della piramide ma dalla base, solidamente, lentamente, pazientemente e con diligenza, usando la volontà ed il senso della misura. Il silenzio iniziatico, retaggio degli antichi misteri, fa parte anche di tutte le regole monastiche. Permette all'individuo di ricostruire la sua interiorità lavorando nella sacra quiete del tempio; costituisce il preludio della Rivelazione, perché conduce al punto più intimo di se stessi, dove l'eternità, come un mare vivificante, riporta l'essere umano alle sue origini divine. Questa è la regola d'oro dell'iniziato e del saggio: saper tacere. Lo stesso Pitagora la impose ai propri discepoli. L'iniziato non imparerà mai tanto dai mille libri quanto dal sedersi sotto un albero ad ascoltare il proprio silenzio, che in realtà ha un suono: una musica così remota che solo chi possiede un cuore puro riesce a percepirla. Chi sa o ha imparato non ha bisogno di trasmettere con la parola, perciò il neofita dovrà comprendere che restare silenziosi non significa soltanto mantenere un segreto, ma imparare ad ascoltare il proprio Io e quello degli altri". "Chiunque, purché lo voglia veramente, può incontrare il proprio Maestro interiore, che non è una guida spirituale comune ma un'energia che fa parte di noi stessi. Quando il discepolo è pronto, si manifesta il Maestro che dimora in lui. Nel momento in cui il discepolo si sarà preparato, tramite l'autopurificazione e la disciplina della conoscenza del , allora anche la sua guida si renderà presente. Tale guida insegnerà operando dentro l'allievo d avvolgendolo completamente in tutti gli aspetti della sua esistenza. Questa grande presenza agisce attraverso lo Spirito, ma perché ciò accada bisogna perfezionarsi mediante il retto pensiero, la parola ed il retto agire, usando altruisticamente i propri poteri a beneficio dell'umanità; così si tradurrà l'immortale linguaggio cosmico nel linguaggio e nelle idee degli uomini mortali, e l'intuizione sarà il mezzo di questa ricezione. Quando la preparazione dell'allievo sarà completata, la comunicazione con il Maestro supererà le barriere fisiche e le distanze incommensurabili, quindi la verità sarà più vicina. Nell'esoterismo si è tanto discusso del Maestro interiore, a volte negandolo ed a volte cercando di chiarirne l'esistenza. ...L'immersione nella parte del nostro io più adamantina (priva di egoismo che caratterizza la vita di ogni giorno) è l'unico mezzo per entrare in sintonia con il Maestro interiore, che si presenterà con immagini diverse a seconda del nostro grado evolutivo e delle nostre tendenze interiori.Questo incontro, tanto agognato dagli esoteristi, è l'unico mezzo per entrare in contato con il proprio archetipo e trarne la conoscenza del proprio vero essere. Fondendosi con questo contatto ed assimilandone l'immagine o il simbolo si riuscirà a coglierne il significato più nascosto ed a trasformarlo a seconda delle proprie necessità conoscitive ed evolutive. Raggiungere la completezza dell'insegnamento iniziatico è cominciare il dialogo con il vero Maestro che si cela in noi, in dialogo che, se lo vorremo, non avrà mai fine". Al giorno d’oggi si sente usare frequentemente in modo errato la parola esoterismo. Tv e mass-media, soffermandosi su operatori dell’occulto e sette di vario tipo che spesso si dedicano a messe-nere, orge basate sul sesso sfrenato, suicidi di massa, sacrifici, fatture ed altro ancora,parlano di riti esoterici, identificando quindi l’esoterismo, con questi fenomeni squallidi ed inqualificabili che di esoterico non hanno nulla. Non si capisce se si tratti solo di ignoranza o di precisa volontà di denigrare un insegnamento cha ha invece origini nobilissime. "Nella letteratura esoterica contemporanea compare il termine occultismo, spesso accomunato a catene o a correnti spiritiche di carattere magico-settario. Purtroppo si tratta di un aspetto attribuito erroneamente ad un ambito esoterico meno conosciuto e più profondo. L'esoterismo non è né una religione né una corrente specifica, ma un insieme di significati , di simboli, frutto di un percorso di ricerca che porta ad una dimensione iniziatica superiore. Ed è proprio superando le dure e difficili prove incontrate nel corso di questo cammino che l'iniziato raggiunge la propria illuminazione. In quel momento egli si rende conto che è avvenuto l'incontro con il proprio maestro interiore quell'essere spirituale che ha sempre fatto parte di lui. Questo tipo di rinascita purifica dalle scorie delle meschinità terrene. Esistono e sono esistite, senza dubbio, diverse scuole esoteriche, ma la più difficile è quella dell'acquisizione personale, tramite al quale si può arrivare ad una vera e propria autoiniziazione. L'esoterismo esula dal contesto mistico, in quanto l'incontro con la gnosi trasforma qualsiasi fede in ricerca e si pone al di sopra di qualunque forma di superstizione o di cieco fideismo. Il confine tra esoterismo e occultismo può essere definito come convenzionalmente come segue: esoterico è ciò che eleva spiritualmente le capacità interiori dell'individuo, mentre occulto è tutto ciò che viene ricercato attraverso l'aiuto di forze estranee all'elevazione spirituale dell'uomo (quindi il ricorso alla magia nera, al satanismo, allo spiritismo incontrollato, alle evocazioni di anime tormentate ed alle forze negative in genere). Rientra nell'ambito esoterico la facoltà, conseguita elevando le proprie capacità interiori, di conoscere e legare a sé le forze della natura, per utilizzarle in una forma magica e naturale, sempre a fini di bene e non egoistici, come accadeva nel Rinascimento e nella cultura celtica. L'occultismo è la credenza in alcune forze occulte che fanno parte di un mondo invisibile, accessibile solo a chi pratica detta scienza...… Fa parte di una dimensione nascosta, oscura e pericolosa per chi non è in gradi di affrontarne la problematica; l'esoterismo fa parte degli antichi misteri e delle conoscenze iniziatiche segrete". "L'esoterismo, invece, è sempre stato e sempre sarà. Se osserviamo attentamente attorno, se ascoltiamo e percepiamo, ci rendiamo conto che tutto quanto ci circonda è permeato di sostanze talmente vibranti e sottili che se ne può avvertire l'essenza. Inoltrandoci all'interno del nostro cuore ...possiamo assaporarne l'impulso d'amore per la conoscenza. Ma non basta essere studiosi e sapienti, bisogna vivere come se ogni giorno fosse il primo o l'ultimo, perché la vita è un viaggio iniziatico che ci conduce verso la scoperta della dimensione spirituale. Un grande faraone ha fatto incidere sulla sua tomba la frase "Io dormo, ma il mio cuore è sveglio": questo ci fa comprendere che grandi esseri che vivevano in tempi lontani avevano una conoscenza superiore alla nostra".
Mauro Colla